L’indagine è partita il 2 agosto scorso dopo un incendio in una abitazione privata. Gli investigatori hanno ricostruito quanto accaduto e individuando gli autori. I componenti del branco, dopo essere entrati nello stabile per portare a termine il raid nei confronti della vittima si sono allontanati velocemente a piedi. Prima di incendiare l’abitazione, i ragazzi entrati approfittando della porta d’ingresso non perfettamente chiusa, hanno gettato dell’acqua addosso al disabile che stava dormendo. L’uomo che, dopo essersi svegliato, è riuscito ad uscire di casa prima che l’intero stabile prendesse fuoco, ha raccontato di aver subito già in precedenza comportamenti simili e di essere stato bersaglio di alcuni getti d’acqua da parte di ragazzi che però, in quella specifica occasione, non era riuscito ad identificare. L’episodio riporta alla mente quello avvenuto a Manduria, in Puglia, lo scorso anno, quando una baby gang venne fermata per aver aggredito e pestato a morte un disabile filmando le gesta con il loro telefonino. A maggio un 19enne e un 23enne sono stati condannati a 10 anni di reclusione, un altro 23enne a 8 anni e 8 mesi (fonte: ANSA).