Cassano Ionio. La proposta di Guerrieri: Ridurre tasse a commercianti chiusi per effetto del Dpcm

Michele Guerrieri

Cassano all’Ionio – La crisi pandemica che registriamo in questi mesi sta facendo sempre più vittime, sia dal punto di vista sanitario che economico, influendo fortemente sul tessuto sociale cassanese. Penso che una delle parti più danneggiate siano proprio le piva, i commercianti, i giovani che hanno deciso di credere in loro stessi e nel territorio avviando loro attività. Premettendo che, alcuni vivono di una mentalità antica e pensano che i commercianti siano una casta con chissà quanti risparmi, mi viene d’obbligo fare una precisazione. L’amministrazione ha deciso di spendere circa 40.000 euro per le luminarie natalizie, in barba alla sobrietà tanto acclamata vista l’emergenza sanitaria, e non tenendo conto che i cittadini in questo periodo non potranno uscire ma solo nei casi di necessità o per motivi di salute. Molti Comuni hanno deciso di abolire o ridurre agli addobbi ad un simbolo di solidarietà, tra questi non c’è Cassano. Io penso comunque che in questo momento che le polemiche non servano, e dunque ho pensato di redigere una proposta: dimezzare la tari per utenze non domestiche, ovvero riferita alle attività commerciali inserite nei codice Ateco obbligati alla chiusura disposta dal Dpcm del 3 Novembre 2020, e diminuire la stessa tassa sui rifiuti del 20% a chi ha un utile ridotto del 50% riferito allo stesso periodo dell’anno 2019. Non capisco come mai l’Amministrazione guidata da Giovanni Papasso esterna di non avere le risorse economiche per detassare i commercianti, che non stanno usufruendo dei servizi perché chiusi, ma poi la stessa Amministrazione
indice un bando di gara di luminarie di circa 40.000 euro con l’obiettivo di aiutare i commercianti. Evidentemente troppa luce può abbagliare, ma c’è sempre modo di rimediare (Comunicato stampa).

Michele Guerrieri

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