Cassano, banda di ladri mette in ginocchio un’azienda. Rubati trattori e mezzi agricoli

Indagano i Carabinieri che battono ogni pista. La proprietaria si è sfogata sui social con un messaggio di resistenza e dignità: «L’odio genera odio, io ho scelto di amare»

L’azienda Agricola Doria di Cassano all’Ionio è stata messa in ginocchio da un furto di notevoli proporzioni avvenuto nella notte tra il 24 e 25 febbraio. A denunciare l’accaduto sui social di riferimento è stata la proprietaria Alessandra Paolini che ha fatto presente come sia stato perpetrato ai loro danni «un vero e proprio squarcio che ha colpito al cuore la produzione».

Sfruttando l’oscurità delle ore piccole, ignoti hanno portato a segno un colpo su cui adesso indagano i Carabinieri appartenenti alla locale Tenenza. Sono stati sottratti trattori, attrezzatura di vario genere, abbacchiatori, dei tagliaerba, motoseghe e tantissimo altro. Insomma, tutto ciò che quotidianamente permetteva il normale svolgimento del lavoro che caratterizza l’azienda da più di cento anni. Da quanto trapela, sembra che non sia l’unica azione portata a compimento di recente sul territorio. Inoltre non c’erano state avvisaglie a riguardo, né richieste estorsive. Le indagini si muovono in ogni direzione e non escludono la presenza di una banda dedita a simili razzie di mezzi agricoli.

«La nostra azienda ha dato lavoro, futuro, dignità, sicurezza, sostegno, solidarietà, speranze a centinaia e centinaia di famiglie – si è sfogata Alessandra Paolini -. Ha partecipato alla vita di tutti coloro che per poco o molto, alcuni per l’intero arco lavorativo, sono entrati a far parte del nostro mondo. Ha dato e ricevuto energia e vitalità. Ha protetto alberi, li ha piantati, coltivati, ne ha raccolto i frutti, ha seminato, dato da mangiare agli uccelli, ai lombrichi, alle api, a tutto il misterioso, umile grandioso mondo di cui noi uomini dovremmo rappresentare la specie più evoluta. Ha preservato la terra, i fiumi, l’aria. Ha dato cibo onesto e amato. Ha messo in contatto e sinergia centinaia e centinaia di realtà, di persone, di progetti, di sogni e anche di paure. Ha creato e sostenuto collaborazioni e alleanze. Ha preservato il lavoro e la legalità. La responsabilità e l’impegno. Il passato e il presente».

Tutto ciò, però, evidentemente non è servito a preservare la proprietà privata dalle mire criminali di quanti stanno trovando sempre più spazio in un territorio difficile come l’alto Ionio cosentino. Gli attentati intimidatori contro privati o società non si contano più. Auto date alle fiamme, proiettili recapitati come avvertimenti, minacce e furti sono all’ordine del giorno nella Piana di Sibari. Oggi, ad esempio è toccato a due automobili di un noto avvocato del comprensorio.

«Ha amato una terra e un territorio essendone ripagata più e più volte con ferocia, perfidia o, nella migliore delle ipotesi, con omertà e indifferenza. Quello che oggi potrebbe dirsi un amore tossico – ha detto ancora -. Ma una madre è madre, anche se è tossica, anche se nel suo ventre fecondo genera e sfama barbarie e orrori. Una madre è madre anche se te ne vergogni, anche se la odi, anche se la maledici. E arriva un momento in cui smetti di essere figlia. Un giorno diventi madre, ti partorisce il dolore, la fatica, la rabbia, la vergogna. E diventi madre di tua madre. Madre della terra che ti ha generato e che non ti ha curato e protetto e quella stessa terra vuoi che diventi Terra. Terra degna di essere abitata. Di essere additata ai giovani come spazio da poter scegliere e non abbandonare. E quando diventi madre della tua terra, smetti anche di odiarla, qualunque sia la sua spregiudicata colpa, la sua sfrontata macchia».

L’azienda Agricola Doria di Cassano ha fatto sapere di voler continuare a lavorare e a vivere del proprio lavoro. «La dignità è il nostro guadagno e l’odio può generare solo odio, ma io ho scelto di amare» ha detto ancora Alessandra Paolini che, rivolgendosi a tutti i suoi clienti ha offerto in vendita due soluzioni di pacchi dei loro prodotti lasciando l’indirizzo mail: olio@agricoladoriasrl.it. Una chiara volontà di resistenza e di produzione del buono che la Calabria sa generare.

di Antonio Clausi – FONTE COSENZACHIANNEL.IT

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