Cartelle pazze Soget, ipotesi di truffa

Rapani

ROSSANO Ipotesi di truffa sulle cosiddette “ cartelle pazze ”. Fdi-An ha già conferito incarico ai legali per verificare se sussistano ipotesi di reato, mentre parte l’appello al sindaco Mascaro affinché “sia vigile su eventuali giochetti”. Oggi c’è bisogno di un controllo diretto: «Quando in tempi non sospetti, e sono ormai anni, denunciavo incrostazioni fra Soget e Amministrazione, si faceva finta di mettere la testa sotto la sabbia per convenienza. Oggi che il bubbone sta scoppiando, più che mai c’è bisogno di un intervento diretto del Sindaco e dell’intera Amministrazione, teso a tutelare i cittadini». Il capogruppo consiliare e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Ernesto Rapani, chiede come mai l’ente di riscossione stia scaglionando in due tranche gli accertamenti. Avvisi per gli anni 2010, 11 e 12 e poi per quelli seguenti fino al 2016.
«Sarà mica – è la risposta alla domanda retorica – perché, semplicemente, si fanno pagare due volte le notifiche? Inoltre stanno ancora giungendo accertamenti del 2010 e siamo nel 2017, nonostante dopo cinque anni vi sia la prescrizione. Siamo davanti al danno erariale per il comune?» E non è l’unica anomalia segnalata: «La Soget riscontra incongruenze fra quanto dichiarato dal contribuente e quanto risulta come superficie catastale, pretendendo di adeguare la differenza. Il regolamento comunale e le norme nazionali, tuttavia, prendono in considerazione la superficie utile calpestabile e non quella lorda come la società di riscossione vorrebbe». Ed ancora, relativamente ai canoni rifiuti: «Soget sta conteggiando una maggiorazione in riferimento alla lontananza del cassonetto dall’abitazione, in virtù del fatto che la zona nel frattempo è stata dotata di contenitori a distanza ridotta rispetto ai precedenti sostenendo che questo tipo di dichiarazione dovrebbe essere cura del contribuente, e così scattano le sanzioni dal 2010 in poi».
Il capogruppo di Fdi-An rende noto di aver conferito incarico ai legali componenti il partito per «meglio comprendere se sussistano gli estremi per ipotesi di truffa ai danni del contribuente».
«Per tutta questa serie di motivi Fdi-An invita il sindaco, Stefano Mascaro – chiosa il coordinatore regionale del partito – e la sua amministrazione comunale ad intervenire immediatamente presso la società di riscossione (che ha già diversi contenziosi con i contribuenti per aver osato o abusato di accertamenti fantasma che hanno, addirittura, generato pignoramenti di cui, presto, la stessa società dovrà darne conto), per bloccare, sospendere e far revocare questi accertamenti inviati ai rossanesi fino ad oggi. Peraltro la Soget è in regime di prorogatio fino a nuova aggiudicazione del servizio di riscossione».
Insomma, in tempi di grande crisi come questi, «con le famiglie in estrema difficoltà economica, con un padre di famiglia che lavora solo per riuscire a pagare le tasse, l’amministrazione comunale dovrebbe schierarsi in prima fila per garantire la massima trasparenza in tutta la filiera ed evitare che i cittadini paghino più del previsto per chissà quale giochetto che fa monetizzare in totale migliaia di euro. A pensar male, purtroppo, si fa peccato ma spesso ci si indovina: perciò mi chiedo se questi espedienti siano stati decisi in perfetta autonomia da parte della società di riscossione. Insomma, nessuno sapeva niente? Eppure, forse, gli uffici avrebbero dovuto informarne l’amministrazione!».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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