Cariati. Soddisfazione per la partecipazione di massa a Roma, si attendono i risultati

CARIATI (Cs), venerdì 20 novembre 2020 – Prima si sarebbe dovuta riorganizzare la sanità calabrese e accelerare la realizzazione dei nuovi ospedali come quello della Sibaritide e soltanto dopo procedere con la chiusura degli esistenti. Serve un decreto d’emergenza, subito! Per la riapertura dei presidi ospedalieri da riattivare non è necessario modificare la legge Balduzzi; in Calabria e in particolare nella provincia di Cosenza, i Lea, Livelli Essenziali di Assistenza non sono rispettati. Con la manifestazione davanti alle sedi del Parlamento e del Governo i sindaci hanno dimostrato che non indietreggeranno di un millimetro rispetto alla battaglia per ottenere una sanità di qualità.

È quanto dichiarano i sindaci dei 9 territori sede degli ospedali da riattivare Filomena Greco per Cariati, Pino Capalbo per Acri, Giuseppino Santoianni per Lungro, Angelo De Presbiteris per Praia a Mare, Rodolfo Aiello per Marzi, Rosaria Succurro per San Giovanni in Fiore, Virginia Mariotti per San Marco Argentano, Franco Mundo per Trebisacce e Antonio Iorio per Tortora, esprimendo soddisfazione per la nutrita partecipazione degli amministratori in fascia tricolore che, attraverso una delegazione, hanno portato le rimostranze dei territori al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed al Ministro Roberto Speranza.

A margine dell’incontro con il Premier, i 9 sindaci hanno rappresentato al dottor Massimo Paolucci, capo della segreteria del Ministro, data l’assenza di Speranza per motivi istituzionali, la necessità e l’urgenza di riaprire immediatamente le strutture già pronte al fine di far fronte all’emergenza in atto.

È stata ribadita la necessità di concludere la fase commissariale che non ha prodotto in 11 anni il risultato sperato ma anzi ha aggravato la situazione. I sindaci hanno consegnato al dottor Paolucci, che ha mostrato grande disponibilità e vicinanza ai problemi manifestati, tutti gli atti e i documenti che in questi anni sono stati inviati al Ministero e nei quali venivano descritti puntualmente lo stato comatoso della sanità, l’abbandono dei territori e dei sindaci i cui appelli continuano a restare inascoltati. I problemi che si trascinano da anni – aggiungono – sono frutto di questo sistema sbagliato: i sindaci sono la voce dei territori ma non si presta loro attenzione e non si dà seguito alle richieste di aiuto ed intervento.

Il dottor Paolucci ha comunicato che a breve ci saranno delle novità positive sia sulla nomina del Commissario sia sui poteri che gli verranno conferiti e che in concerto con il Ministro e con il commissario Arcuri potranno essere spese con poteri straordinari tutte le somme che la Calabria ha ma non si sa perché, ad oggi e con tutte le difficoltà che ha vissuto e continua a vivere, non sono state spese.

Apprendiamo con soddisfazione – concludono i Sindaci – che con il decreto Calabria che dovrebbe essere approvato in queste ore, ulteriori somme saranno trasferite alla Calabria per far fronte alle diverse necessità e che si sta lavorando sulle necessarie assunzioni e soprattutto sull’implementazione della medicina territoriale che con questa pandemia ha mostrato tutti i suoi limiti.

Tutti i sindaci ribadiscono che non indietreggeranno e si batteranno fino a quando non saranno garantiti gli standard sanitari in quanto l’emergenza in Calabria esisteva già prima dell’emergenza pandemica ed è per questo che si chiede con forza di procedere nel più breve tempo possibile alla riattivazione degli ospedali. (Comunicato stampa)

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