Bilancio: Rapani attacca un “superburocrate”

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Ernesto Rapani ritorna all’attacco della giunta guidata da Stefano Mascaro. E lo fa per la diffida prefettizia sulla mancata approvazione del bilancio consuntivo entro il 31 marzo arrivata mercoledì scorso. «Ancora una volta lo “scadenzificio” comunale ha fatto cilecca. Qualche superburocrate comunale, con nonchalance, pensava di farla franca ed invece questa mattina (mercoledì 11 maggio, ndr) è giunta puntuale al Comune di Rossano la diffida del Prefetto per non aver approvato in tempo, ovvero il 31 marzo scorso, il bilancio consuntivo». L’attacco di Rapani è quindi rivolto più che altro non tanto a Mascaro e alla sua amministrazione, quanto a questo “superburocrate comunale”. Sul cui nome, però, non si sbilancia. Anche se è facile immaginarlo. «Non ci meraviglia la diffida prefettizia, anche perché l’andazzo del governo cittadino è questo, bensì la stupida arroganza di qualche burocrate comunale che si sente onnisciente. La diffida, visti i requisiti di legge, dunque, era inevitabile. Adesso, però, viene il bello – afferma Rapani – perché bisognerà andare in Consiglio comunale entro i venti giorni a partire da oggi». La legge 142 del 1990 ha apportato la prima significativa distinzione tra parte politica e parte burocratica negli Enti locali. Differenze specifiche e sostanziali. Gli organi politici (quindi Sindaco, giunta e consiglio comunale) devono dettare l’indirizzo politico ed effettuare il controllo sull’operato dei burocrati. Questi ultimi, invece, devono mettere in atto tutte quelle pratiche necessarie e l’adozione dei provvedimenti di propria competenza in maniera autonoma e distinta rispetto all’indirizzo politico. La legge, quindi, ha sancito una significativa differenziazione tra le due parti. Dando ai dirigenti, nello specifico, ampi margini di manovra. Ma sempre nel rispetto della volontà politica. Che, ricordiamo, rappresenza le istanze dei cittadini attraverso l’istituto della rappresentanza. Ritornando all’attacco di Rapani, quest’ultimo si dice convinto che lo “scadenzificio” la farà «franca anche questa volta, nonostante non sarà semplice». «In considerazione della ristrettezza dei tempi – insiste il consigliere comunale e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – saranno capaci di avviare tutto l’iter necessario per l’approvazione del bilancio consuntivo, quindi i passaggi in commissione e tutte le valutazioni del caso? Probabilmente sì – risponde sarcasticamente – perché l’Amministrazione si comporterà come fatto per il bilancio preventivo: fotocopie scopiazzate, documenti scaricati da internet ed altri mancanti, per un documento contabile di previsione poi approvato, com’è noto, sul filo del rasoio». Peraltro sulla questione bilancio era intervenuto anche il consigliere comunale del Pd, Antonio Micciullo. Che ha presentato sull’argomento un esposto in Procura per alcune presunte irregolarità. Si denuncia un possibile danno erariale nei confronti dell’Ente. Rapani è certo che «da oggi in poi inizierà il calciomercato». «Saranno i 20 giorni più caldi dell’Amministrazione Mascaro dal suo insediamento. Il sindaco soddisferà gli appetiti degli affamati di potere? Anestetizzerà i mal di pancia che ascoltiamo quotidianamente sui marciapiedi? Qualcuno della maggioranza, ma anche dell’opposizione, ne approfitterà per mettere sotto scacco un’intera città svendendo il proprio voto favorevole per beceri e personalissimi interessi? Le “trattative” di mercato in Consiglio comunale – conclude Ernesto Rapani – sono belle che iniziate da settimane. Non potrebbe essere altrimenti visti gli atti prodotti e – per paura – mai adottati a favore di questo o quello. Con la spada di Damocle del bilancio consuntivo da approvare entro 20 giorni, pena il commissariamento, non è affatto da escludere che Mascaro & Co. cederanno a qualche ricatto che la comunità potrebbe pagare caro».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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