Bevacqua su Patto per la Calabria e rilancio delle aree montane

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BEVACQUA-Domenico-consiglio-regione“La definizione, a breve, del Patto per la Calabria e le risorse finanziarie che si libereranno in settori strategici per sviluppo della Regione, saranno sicuramente gli strumenti più immediati per sboccare la stagnazione in cui versa la Calabria. Dietro la realizzazione del Patto c’è un grande lavoro: sicuramente quello del governo regionale che ha saputo focalizzare i campi di intervento, traducendo in una mirabile operazione di sintesi le carenze e i settori nevralgici della regione, quali il sistema dei trasporti, comprese le vie del mare, e la messa in sicurezza del territorio, in occasioni di crescita economica e sociale”. Il consigliere regionale Mimmo Bevacqua esprime il proprio apprezzamento per le convergenze che si sono manifestate sul Patto per la Calabria riconoscendo “anche al governo nazionale il merito di aver inserito, con fatti concreti e azioni mirate, la Calabria e il sud nel programma di rilancio del Paese, individuando gli interventi strategici che consentiranno di recuperare gap e lacune”.
“Ancor più contenti siamo – ha proseguito il presidente della Commissione regionale Ambiente – degli interventi per “Calabria sicura”. La mitigazione del rischio idrogeologico e la valorizzazione ambientale negli scenari montani è un obiettivo sul quale stiamo lavorando da tempo con “montagna solidale”. Un’ipotesi di lavoro che parte dal basso, coinvolgendo amministratori, operatori e cittadini tutti coinvolti con le proprie specificità a valorizzare le risorse territoriali. La montagna calabrese è una risorsa importantissima che necessita di essere messa a sistema, per tornare a svolgere il ruolo primario nell’economia della nostra regione. Da qui un utilizzo delle risorse comunitarie condiviso e mirato. Non più polverizzazione dei fondi in centomila progetti, ma poche azioni e di peso per rilanciare un territorio, quello montano, che custodisce ingenti risorse”.
“La possibilità di rinascita per la Calabria – ha concluso Bevacqua – passa anche dalla capacità di unione e dalla disponibilità a cooperare, non solo per gestire le risorse ma soprattutto per usufruire di servizi e strutture. Il progetto “montagna solidale” è il tentativo di costruire un sistema integrato di servizi e una gestione condivisa di fondi e risorse”.

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