Azione Cattolica della Diocesi di Cassano all’Jonio, appello alle forze politiche per le prossime elezioni

mimosa

francesco savino

In vista delle prossime elezioni regionali, l’Azione Cattolica della Diocesi di Cassano all’Jonio desidera farsi voce delle attese e delle speranze delle donne e degli uomini che abitano in questo lembo di terra facendo appello alle diverse forze politiche che scenderanno in campo nella competizione elettorale.
La pandemia da covid-19 sta acuendo le problematiche che già gravavano sul nostro territorio locale e sulla nostra gente, creando ulteriori e gravi disagi: la ridotta funzionalità delle strutture sanitarie e la mancanza di personale sanitario privano i cittadini del diritto fondamentale alla salute; la mancanza di infrastrutture e di collegamenti adeguati rende difficili anche i “viaggi della speranza” – accessibili solo ai più fortunati! – che, tra l’altro, accrescono esponenzialmente la spesa sanitaria regionale.
Nel piano vaccinale in atto, la nostra Regione risulta essere la penultima per dosi somministrate su scala nazionale (fonte report vaccini anti-covid 19 presidenza del consiglio dei ministri dello 09.02.2021).
Il dissesto idro-geologico non è mai stato veramente contrastato attraverso appropriate opere di adeguamento e rafforzamento del territorio sempre più devastato, nella sua anima ambientale, non solo da eventi naturali, ma anche da attività criminali.
La piaga del caporalato continua a dilagare. Non si può ignorare, inoltre, la scarsa attenzione al mondo del lavoro, la cui mancanza incoraggia molte deviazioni e in cui sussistono, seppur mascherate, forme di grave sfruttamento.
Urge un piano di interventi per le nuove generazioni che prevenga il latente malessere giovanile, esasperato dalla pandemia.
Non possono essere ignorati tutti i problemi relativi all’agricoltura, da tempo in ginocchio, e quelli relativi al turismo, che potrebbe essere la vera grande ricchezza del nostro territorio.
Per questo, prima delle elezioni regionali di aprile, vogliamo esprimere con forza il nostro invito trasversale alle forze politiche su alcuni punti chiari, chiedendo e auspicando liste pulite e trasparenti, programmi concreti, nessuna strumentalizzazione religiosa e di simboli sacri.
È evidente la necessità di presentare volti, professionalità competenti, meritevoli, figure pulite, le migliori individualità che non siano strette in ingranaggi particolari che possano sfuggire, anche se momentaneamente, alla giustizia e alla verità e che incoraggino, con il loro operato, lo sviluppo integrale di persone e territori.
Programmare con chiarezza e concretezza indicando il punto di partenza, il percorso da seguire, gli strumenti da utilizzare per giungere agli obiettivi dichiarati in modo da evitare di proporre sogni irraggiungibili e scollegati dalla vita reale dei calabresi e che, perciò, tengano seriamente in conto di quelle improcrastinabili urgenze del nostro territorio sopra evidenziate.
L’Azione Cattolica non si stancherà mai di sottolineare l’importanza della testimonianza evangelica nella propria vita e nella politica, non con ostentazioni, ma con azioni doverose e silenziose rivolte a tutti gli uomini, di ogni religione, di ogni appartenenza culturale, delle diverse estrazioni sociali e identità sessuali.
Il grande rischio è la conversione opportunistica dell’ispirazione in “aspirazione” cattolica che guarda unicamente al voto degli elettori cattolici.
Il Vangelo è la guida di chi, oltre che nella propria vita, e con uno stile ordinario e non occasionale, si immerge e si impegna nella politica, senza alterarne e manipolarne l’essenza a seconda delle esigenze proprie o di un gruppo. Papa Francesco, nell’Enciclica “Fratelli tutti”, invita tutti ad una politica migliore che realizzi davvero il bene comune.
La politica deve, pertanto, adoperarsi per creare benessere, senza tralasciare i problemi, le sofferenze esistenziali, portando ognuno a essere “prossimo” dell’altro con lo sguardo alla Parola di Cristo che nel brano dell’evangelista Matteo (25, 35-44) è sintesi profonda e chiara del processo verticale ed orizzontale del Cristianesimo stesso: “… ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero (migrante!) e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.
Perciò, oltre ad esortare tutti coloro che, in prima linea, “penseranno” alla politica regionale calabrese in maniera istituzionale, l’Azione Cattolica di Cassano all’Jonio desidera accendere anche una piccola luce nelle coscienze degli elettori calabresi perché tutti, indistintamente, ci facciamo invadere dal senso della corresponsabilità che non demanda, ma partecipa ed osserva, che non si inchina, ma chiede per diritto. Una corresponsabilità che fa di ogni cittadino il complice delle disfatte e/o delle costruzioni sociali; una corresponsabilità che vuole una stagione nuova in cui è estremamente indispensabile il cambiamento culturale senza il quale nessun commissariamento, nessuna politica dell’alternanza potrà mai essere e fare abbastanza.
È questo il nostro auspicio ed è ciò che speriamo e chiediamo per la nostra Calabria.

Comunicato stampa

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