Assistenti fisici, ombre sull’appalto

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ROSSANO Assistenti fisici, c’è puzza di bruciato. L’appalto sull’assistenza fisica ai disabili nelle scuole apre a nuove soluzioni, alcune delle quali si ritengono strategiche e persino si suppongono fini clientelari. Il sindaco Stefano Mascaro in sede di Consiglio comunale ha avvisato: chi insinua o semina calunnia e mette in discussione la sua onorabilità sarà querelato. Qui è gioco la vita di 39 famiglie. I lavoratori rischiano di essere soppiantati da altri, comunque in stato di disoccupazione. Il sistema posto in essere rischia di mettere in moto una seria e grave lotta intestina tra poveri. Il problema è il solito: i criteri di assunzione. Che non solo filtrati e/o controllati e, ognuno, rischia di “piazzare il suo”, tentando di soddisfare o qualche promessa elettorale amici e parenti. E’ la solita storia di uno Stato che non funziona e che non dà attuazione alle regole. Un tempo vi era l’ex ufficio di collocamento che svolgeva un ruolo di canalizzatore di maestranze. Ora, invece, un “contratto di lavoro” è esclusivamente linfa per accrescere consenso. Valori quindi come l’auonomia, l’indipendenza, la libertà dei singoli cittadini vanno a farsi benedire. Perché l’obiettivo dei politici (fortunatamente non tutti) è l’assoggettamento. E’ questa la bassa politica che ha portato solo crisi, disvalori, e povertà.Situazioni che non si scoprono oggi, ma sono sempre esistite. Il problema è che i “nuovi” utilizzano il passato come alibi per continuare ad utilizzare gli stessi metodi. Ed è così che i sistemi non muteranno mai. Il primo cittadino lavora dunque per la revoca dell’appalto all’associazione temporanea d’impresa, che ha avviato il servizio assumendo nuovo personale (27 unità). Ciò che non garba è la tipologia contrattuale sottoposta ai lavoratori, a tempo determinato. Contrariamente a quanto è avvenuto fino allo scorso anno dove tra le parti si stipulava un contratto a tempo indeterminato con maggiori garanzie per i lavoratori. Ma c’è di più. Il “datore di lavoro” ha ancora dei contenziosi aperti con i propri ormai ex dipendenti nell’erogazione del trattamento di fine rapporto, mai pagato. E, nonostante tutto, gli stessi lavoratori si sono ritrovati di fronte lo stesso personaggio. Una anomalia che ha indotto il sindaco Mascaro a rivedere drasticamente l’intero impianto al fine di trovare una soluzione condivisa e quanto più indolore. L’obiettivo è garantire il servizio e tutelare i lavoratori.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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