Antoniotti: Non si fa cassa tagliando i servizi, ma razionalizzandoli

rossano-proma-di-tutto-antoniottiÈ giusto, nonché un obbligo per gli Enti fare economia e razionalizzare le spese. Lo impongono, ancor prima del buon senso e delle necessità dettate dalla crisi economica, le direttive sulla spending review. Ancor più con l’entrata in vigore, dallo scorso 1 gennaio, delle norme di “armonizzazione” dei bilanci che, tranne per alcune spese obbligatorie, vincolano i bilanci a prevedere uscite pari alle entrate. Fa bene, allora, il Commissario prefettizio ad essere morigerato nella gestione delle finanze comunali, così come del resto lo siamo stati nel corso del nostro mandato elettorale, riuscendo a colmare, in quattro anni e mezzo, un debito di circa 18 milioni di euro e senza tagliare alcun servizio. Ecco perché, forti di questa esperienza, suggeriamo al Viceprefetto Lombardo di razionalizzare la spesa, per esempio andando ad individuare e ad eliminare gli sprechi che sono tornati ad addensarsi all’interno della macchina comunale. Senza creare situazioni di disagio ai cittadini e soprattutto alle classi sociali più deboli.
È quanto afferma Giuseppe Antoniotti, preoccupato per il diffondersi di alcune indiscrezioni, trapelate a seguito di un incontro tra alcune sigle sindacali e il Commissario Lombardo; dal quale sarebbe emerso che nel prossimo bilancio di previsione 2016, in fase di redazione, non ci sarebbe più la disponibilità economica dell’Ente per il mantenimento del servizio di assistenza fisica scolastica ai ragazzi diversabili.
Se venissero confermate queste indiscrezioni – dichiara Antoniotti – che mi sono state confermate dai dirigenti scolastici, dai genitori dei ragazzi disabili e da una rappresentanza degli assistenti fisici, ci troveremmo di fronte ad un fatto grave. Che potrebbe compromettere la sussistenza del servizio scolastico. Non si può fare economia a discapito dei più deboli, ma soprattutto non si può pretendere di far quadrare i conti togliendo i servizi. Così come sta paventando anche qualche candidato Sindaco. Sarebbe un gioco fin troppo semplice, ma che alla fine rischierebbe di svuotare il municipio delle sue funzioni. Che sono quelle di garantire benessere e prestazioni efficienti alla comunità. Ecco allora che invece di tagliare bisognerebbe razionalizzare con lungimiranza le risorse, eliminando tutti quegli sprechi, che purtroppo hanno ripreso ad esserci nella macchina comunale. E non i servizi. Così come ho detto in occasione della giusta protesta dei genitori dei bambini che usufruiscono delle corse scuolabus – aggiunge – oggi ribadisco che per mantenere in regola i conti non è opportuno eliminare dal bilancio la voce dell’assistenza fisica. Che negli anni scorsi, da Primo cittadino responsabile, ho sempre tutelato. Nonostante le difficoltà economiche dell’Ente e nonostante già nel 2011 qualche ex assessore mi proponesse di affidare il servizio agli ex Lsu/Lpu così da renderlo meno costoso ma anche assolutamente efficiente. Pertanto, facendo mie le preoccupazioni delle famiglie dei ragazzi diversabili e degli operatori sociali che ho incontrato nella serata di ieri (mercoledì 16), lancio un appello al Commissario Lombardo, affinché preveda il servizio di assistenza nel prossimo bilancio di previsione. Magari – scandisce Antoniotti – cercando le risorse necessarie al sostentamento di questa prestazione nel ridimensionamento di alcuni servizi, chiedendo il sostegno delle Amministrazioni regionali e provinciali o, in extremis, istituendo un ticket basato sul reddito delle famiglie. Non abbiamo mai detto di aver lasciato tesoretti in Comune. Questo è quello che va millantando da alcuni mesi qualche stolto e portatore di zizzania. È vero, però, che abbiamo lasciato un sistema di amministrazione virtuosa del bilancio che per funzionare andrebbe solo governato.

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