A Cosenza, il villaggio contadino Coldiretti: migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia

COSENZA. Dopo Roma, Milano, Palermo, Bologna e Bari, tocca alla Calabria. Nel cuore di Cosenza, in piazza dei Bruzi e lungo Corso Mazzini, da venerdì 10 marzo a domenica 12 marzo sarà allestito un vero e proprio villaggio contadino realizzato dalla Coldiretti.

Ciò ne consegue che l’intera area anche per motivi di sicurezza vedrà la temporanea limitazione del traffico e fisiologici disagi per cittadini e commercianti che, come esprime il sindaco Franz Caruso, «Verranno ampiamente ripagati dall’elevata presenza di partecipanti e pubblico provenienti da tutta Italia, permettendo il rilancio dell’immagine complessiva di Cosenza e della sua area vasta».

Costituito infatti da migliaia di agricoltori provenienti da regioni diverse e assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il villaggio offrirà gratuitamente la possibilità di muoversi tra le aziende agricole italiane e i loro prodotti, toccando con mano la centralità e i primati dell’agricoltura italiana all’insegna della biodiversità e della sostenibilità.

I tre giorni di manifestazione ospiteranno il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, lo stesso sindaco di Cosenza Franz Caruso ed altri esponenti istituzionali e rappresentanti della società civile, i quali discuteranno della crisi energetica, del cambiamento climatico, dell’alimentazione e dei rischi connessi all’affermarsi di modelli di consumo omologanti.

A questi ultimi, rappresentati ad esempio dal cibo sintetico, saranno contrapposti i giovani agricoltori italiani che fronteggiano la concorrenza con la qualità del made in Italy accompagnata dall’apertura all’innovazione, la tradizione familiare e il mercato del cibo a km 0.

L’appuntamento sarà un dibattito politico-economico sul futuro gastronomico, un’esperienza culinaria ma anche evento formativo per i bambini che potranno immergersi nella fattoria didattica o prendere parte all’agriasilo, imparando a impastare il pane o a fare l’orto.

Virginia Diaco

 

 

 

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