La CISL provinciale considera la nascita del Comune unico Corigliano-Rossano un evento storico

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CISL   La CISL provinciale considera la nascita del Comune unico Corigliano-Rossano un evento storico per il territorio. Grazie ad un processo partito dal basso, al quale il sindacato ha partecipato con convinzione, finalmente il percorso politico amministrativo ha portato, dopo la straordinaria esperienza di partecipazione democratica del referendum popolare sulla fusione, all’approvazione  della legge regionale di istituzione della nuova città di Corigliano-Rossano.Bandito ogni tentativo di inutili meline, tocca ora alle Istituzioni locali, con il protagonismo delle forze sociali e dei cittadini, costruire la città nuova per valorizzare pienamente le vocazioni di un territorio che presenza sicuramente accanto ad elementi di debolezza strutturali un enorme potenziale endogeno di sviluppo. In questa direzione per la CISL la nuova città potrà portare sviluppo economico ed occupazionale se sarà al centro dell’agenda politica regionale e nazionale. Per la CISL alcune priorità e scelte strategiche sono fondamentali. Occorre innanzitutto disegnare il volto urbanistico della nuova città, giungendo in tempi celeri all’approvazione di un Piano Strutturale Associato che compia scelte chiare, eleggendo l’area circostante Insiti, sulla quale dovrà sorgere il nuovo Ospedale, come area di servizi e di ricucitura urbanistica fra i due Comuni soppressi, preservando il territorio agricolo da ogni forma di cementificazione inutile. La realizzazione di un nuovo Piano Strategico che non si limiti a sommare i Piani strategici dei due Comuni è indispensabile. Il POR Calabria e la strategia Agenda Urbana, deve ora tener conto del fatto che la nuova Città è a tutti gli effetti un polo urbano principale, destinando risorse adeguate per migliorare la qualità della vita e dei servizi. Occorre, inoltre, mettere al centro del processo di sviluppo del territorio il Porto di Corigliano-Rossano, l’infrastruttura, che pur con le sue attuali criticità, rappresenta il grande fattore di sviluppo inespresso. In questa direzione, la recente approvazione della ZES della Regione Calabria, che avrà il suo cuore nevralgico nel porto di Gioia Tauro e che coinvolgerà anche il Porto di Corigliano, dovrà essere sostenuta nel tempo dal Governo Nazionale e dal Governo Regionale che dovrà integrare le risorse disponibili.  Il Piano Strategico della ZES su Corigliano dovrà compiere la scelta di fondo di concentrare le risorse a sostegno degli investimenti sull’Agro-alimentare, per consentire di attrarre imprese e capitali, costruendo una filiera integrata produzione-trasformazione-commercializzazione, per favorire l’internazionalizzazione delle produzioni di eccellenza( olio-agrumi su tutti), con il Porto come straordinaria infrastruttura per la movimentazione dei prodotti. Per la CISL, occorre, definire il futuro della ex centrale Enel, Il Progetto FUTUR-E, per la riconversione degli impianti dismessi, deve produrre ipotesi realistiche e credibili di riuso compatibili con le vocazioni produttive. E’ evidente che il fattore di scelta fra proposte ammissibili dovrà essere la sostenibilità finanziaria e la solidità economica dei proponenti, insieme ai risvolti occupazionali degli investimenti sia sul versante dell’occupazione diretta che di quella indotta. Come CISL, crediamo che occorra disegnare la riconversione produttiva dell’intera area,  con uno specifico Accordo di Programma che impegni Governo Nazionale e Regione, Enel ed Imprese partecipanti al Bando, per evitare che finanche la riconversione di un sito dismesso diventi l’ennesima occasione sciupata.Ma soprattutto occorre rompere l’isolamento del territorio, occorre soddisfare il bisogno di mobilità dei cittadini.  In questa direzione, l’avvio del cantiere del Megalotto 3 Roseto-Sibari della S.S. 106, bloccato da pastoie burocratiche, è prioritario, insieme alla progettazione definitiva e al successivo finanziamento della gara di appalto del Megalotto n. 4. (Sibari-Rossano). Sul versante della rete viaria, agli interventi già programmati ed in corso di realizzazione sulla ferrovia ionica, devono seguire miglioramenti reali su tempi e tratte di percorrenza.

(fonte: comunicato stampa)

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