Villetta area ex Tribunale Rossano. Esposto dei residenti per disturbo quiete pubblica

Corigliano Rossano – Parte un esposto per disturbo della quiete pubblica da parte dei cittadini residenti e/o domiciliati nella città di Corigliano Rossano in Viale Santo Stefano (area urbana ROSSANO) e nei pressi della villetta comunale di fronte l’ex Tribunale di Rossano.

Questa la situazione descritta: “Dal termine del lockdown dovuto al Covid19 ed al passaggio alla Fase 3 (liberi tutti) con l’arrivo dell’estate tutte le sere dalle ore 23.00 ( che fino alla mezzanotte e mezza puo essere anche tollerabile) fino a tarda notte (generalmente anche oltre le 4) si sta perpetrando una situazione di disturbo della quiete pubblica e del riposo notturno delle persone residenti su viale Santo Stefano (area Rossano) principalmente nell’area antistante l’ex Tribunale di Rossano. Le persone che hanno la sventura di abitare in questa zona hanno perso il diritto di riposare tranquillamente costretti ad assistere tutte le notti ad assembramenti di ragazzi di varie età (anche minori) che si rendono partecipi di forti schiamazzi,urla, partite di calcio urbane con danni al tribunale, corse con motorini elettrici senza casco intorno alla piazza, auto con musica ad alto volume, petardi ecc. Siamo consapevoli che in estate con il caldo ci sia voglia di star fuori ma superate le 00.30 non è possibile più assistere a questo scempio dove l’educazione ed il rispetto civico qui non esistono più”.

I cittadini affermano di aver più volte richiamato i ragazzi e telefonato alle forze dell’ordine. Ma, ad oggi, la situazione persiste e, anzi, “ora è divenuta assolutamente insostenibile. Siamo cittadini che al mattino si alzano presto per andare a lavoro, c’è chi in casa ha figli e parenti disabili che una volta svegli non prendono più sonno, ci sono persone malate che hanno bisogno di riposo. Per questi motivi abbiamo inviato una pubblica denuncia a tutte le autorità competenti raccogliendo numerose firme e chiedendo un deciso intervento finalizzato a ristabilire le più elementari norme di convivenza civile”.

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