Vigili del fuoco, i precari chiedono la stabilizzazione

 

L’Associazione Nazionale Discontinui intende ribadire a gran voce l’importanza di avviare immediatamente la  procedura di stabilizzazione del personale precario dei Vigili del Fuoco , così come recita la  legge 205 del 27 dicembre 2017.  Giusto il 1° maggio  festa dei lavoratori, illustri personaggi della politica e dei sindacati li abbiamo sentiti  pronunciare sermoni sottolineando l’importanza di stabilizzare i precari nella pubblica amministrazione. A seguito degli ennesimi proclami alla lotta del precariato , questa  associazione ha  chiesto nuovamente incontri con i leader’s dei sindacati  confederali  Camusso , Furlan  e Barbagallo , per  fare chiarezza sulla questione,  è  impensabile  che  qualche sigla spinga ancora per  un concorso bandito nel 2008   con 814 posti messi a concorso e che ha visto assumere oltre 4000 idonei, ma non vincitori, ribadendo che anche in passato  le graduatorie non sono state portate ad esaurimento. Questa nota non vuole innescare una guerra tra poveri,  ma  riteniamo assurdo  continuare a sottrarre i fondi destinati  ai richiami  per i precari VVF per assumere gente che con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non ha niente a che fare , gente che  non è mai salita su un APS ( Auto Pompa Serbatoio ) e non conosce in alcun modo  ne le attrezzature ne le tecniche del soccorso tecnico urgente,  vogliamo ribadire che sino a 5 anni  fa i fondi destinati ai Precari dei Vigili del Fuoco  ammontavano a circa 200 milioni di euro infatti gli stessi lavoravano  per 160 giorni l’anno sostituendo  e integrando i colleghi permanenti  che  a causa  della carenza cronica  di personale , questa compagine precaria o discontinua ha garantito la formazione  degli equipaggi di soccorso. Oggi  i fondi destinati ai Vigili Discontinui ammontano a circa 20 milioni,  come ribadito nell’ultima finanziaria, e come  Associazione Nazionale Discontinui, maggioritaria come rappresentatività di categoria, non permetterà in alcun modo che venga perpetrata l’ennesima angheria  al personale precario in favore di altre  compagini che non fanno parte della famiglia dei VVF.

Con diverse note  inviate alla nostra amministrazione,  abbiamo evidenziato l’importanza  per cui  i richiami  debbano partire celermente, da un lato, vista la carenza di personale ,  i colleghi permanenti con umiltà e spirito di abnegazione  supportano spesso  doppi turni di lavoro,  e ancora non è arrivata l’estate ma soprattutto  non dimenticando che  il C.N.V.V.F.  ha ereditato  anche le emergenze che una volta erano  di competenza del Corpo Forestale,  dall’altro la lato abbiamo una compagine che  non lavora oramai da tempo , a causa dell’impiegodei fondi per assunzioni fuori  categoria,  inoltre  gli stessi richiami possono dare l’opportunità ad alcuni discontinui di rientrare con i requisiti nella  procedura straordinaria varata  in legge di bilancio  che per adesso prevede solo 500 assunzioni circa per i prossimi 5 anni.

Come Associazione  abbiamo richiesto già l’innalzamento dei posti messi a disposizione,  e visto che sono stati  utilizzati i fondi per i discontinui per altre assunzioni,  di  dare  a questa compagine precaria  anche una parte del turn over, e di negare altri anticipi alla graduatoria vigente visto che da  Gennaio 2019 , anche  i vincitori ed idonei del concorso a 250 posti avranno una graduatoria vigente  e  per legge   determinerà la chiusura del concorso a 814 posti. Nella procedura di stabilizzazione o di assunzioni in deroga,  vi sono precari  che hanno un’età compresa tra i 20 anni e i 56 ,  come Associazione abbiamo  suggerito di  applicare l’assunzione rifacendosi agli  step di requisiti contenuti nella legge  205  del 2017,  ovvero  il 33%  agli under 40 , il 33% al personale under 46  e il 33 % agli over45 , rammentando a chi  continua a denigrare questa parte della  categoria piu’ anziana,  che  codesto personale dovrà superare  le stesse prove  che i piu’ giovani  aspiranti del concorso a 250 posti hanno superato,  con la sola differenza che questo personale dimostrerà la propria idoneità  con qualche anno in piu’ ,  ma di fatto  in possesso di molta esperienza acquisita sul campo al fianco dei colleghi permanenti.

Questo sistema  suggerito  determinerà  il calo dell’età media  del personale del corpo nazionale VVF , determinato che gli over sono  in numero esiguo  rispetto ai tanti giovani che parteciperanno alla procedura.  Se a questo si aggiungeranno  alcune iniziative  rivelate da  qualche sindacato, dove il personale over 46   con i giusti titoli, potrebbe essere impiegato in ruoli non operativi, l’età media scenderebbe ancora. Creare  il ruolo di non operativo  darebbe giovamento anche alla pianta organica, infatti in ogni comando vi sono  colleghi permanenti che a causa di alcune patologie , vengono impiegati in ruoli non operativi, ma di fatto restano  inseriti nella pianta organica delle strutture, pur non potendo svolgere le mansioni  di soccorso tecnico urgente. Questo è il momento di realizzare quanto promosso e promesso dalla “vecchia” e dalla “nuova” politica,

Ci chiediamo come mai a nessuno interessa la costante carenza di personale e quel poco che c’è viene sfruttato al massimo delle sue possibilità? Anche senza una risposta a questa domanda la reazione naturale è stabilizzare immediatamente tutto il personale precario del Corpo Nazionale.

                                                                                                                                    Il presidente                         dell’Associazione Nazionale Discontinui                                                                                                                                                Mazzarella Carlo

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