Vertenza assistenti fisici, è muro contro muro

assistenti fisici

ROSSANO La vertenza delle assistenti fisiche non trova sbocchi. Ieri, nuova conferenza stampa davanti al Palazzo di Città delle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil- Usli che hanno respinto categoricamente la proposta contrattuale avanzata dalla RTI ritenuta irricevibile ed antistorica, quindi da rigettare. Oltre che impugnabile in sede di giudizio in quanto deve essere controfirmato dagli aventi titolo. Per i sindacalisti si tratta dell’ennesima provocazione poiché si tende a prendere tempo in attesa della pronunzia del Tar su ricorsi presentato da altra cooperativa. Ciascuno dei 39 lavoratori storici si è rivolta al proprio legale al fine di ricorrere alla magistratura del lavoro, mentre è in itinere l’istruttoria di un esposto da depositare presso la procura della repubblica del tribunale di Castrovillari proteso ad accertare se vi siano violazioni da parte della committenza in materia di difetto di vigilanza e su altre questioni per le quali i sindacalisti hanno inteso mantenere la più assoluta riservatezza. Le parti sociali ritengono che l’amministrazione comunale sia nelle condizioni di poter revocare il bando, i presupposti ci sono tutti. La proposta avanzata dalla Rti contiene la trasformazione a tempo indeterminato del contratto, il che costituisce un elemento a vantaggio dei lavoratori, ma vi sono alcune clausola inammissibile. Al di là di ferie ed altri aspetti contestabili, l’aspetto più inquietante è ritenuto il punto 8 dal quale si evince:«In riferimento alle assunzioni in fase di esecuzione non troveranno accoglimento e stipula del contratto coloro che, con dichiarazioni, affermazioni, scritti o comportamenti vari abbiano leso l’immagine della RTI, anche in riferimento a soggetti che abbiano avuto rapporti con le cooperative della RTI; si precisa altresì che chi, in seguito alla stipula del presente accordo e alle assunzioni, assumerà comportamenti lesivi a danno anche di una singola società della RTI sarà oggetto di licenziamento per “giusta causa”. Tale clausola, ritenuta grave, è vista come una vera e propria minaccia, verso cui sindacato e lavoratori hanno manifestato totale indignazione per tono e contenuti. In serata i rappresentanti di Cgil- Cisl-Uil e Usli hanno incontrato il vicesindaco Aldo Zagarese al fine di addivenire al più presto a una soluzione. Pare che l’amministratore abbia riferito che il punto 8 sarà assolutamente rimosso. Circa i contenuti dell’incontro invece occorrerà attenderà le prossime ore.
La tensione rimane alta anche perché si fa fatica a trovare delle risposte esaustive.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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