Unindustria Calabria, Cigl, Cisl e Uil: azioni concrete per arrestare il declino

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I vertici regionali di Unindustria Calabria, Cgil, Cisl e Uil riunitisi per valutare il particolare momento che attraversa l’economia regionale anche e soprattutto dal punto di vista della legalità e della sicurezza, sono pervenuti alla conclusione che “in un territorio costretto a registrare spinte ed eventi negativi dettati dalla cronaca, occorre operare momenti di discontinuità, cambiare passo e cercare di innescare un processo virtuoso che segni il ritmo per il ritorno alla crescita ed allo sviluppo.
Dopo i segnali e le assunzioni di responsabilità, servono azioni concrete utili a fornire nell’immediato occasioni per invertire la lunga deriva verso il declino. Senza politiche di sistema di taglio espansivo ed incentivi verso la creazione di ricchezza endogena, la sola in grado di fornire in Calabria nuove, vere e durature opportunità di lavoro per i giovani, il rischio reale è rappresentato da un ulteriore impoverimento del capitale sociale che finirebbe per innescare un irreversibile processo di abbandono da parte delle migliori energie calabresi, costrette a cercare altrove possibilità di affermazione della loro professionalità e risposte adeguate alle legittime aspirazioni.
Il presidente di Unindustria Calabria Mazzuca ed i segretari generali per la Calabria Gravano (CGIL), Tramonti (CISL) e Biondo (UIL) hanno avanzato una richiesta di incontro urgente al Presidente della giunta regionale onorevole Mario Oliverio per un confronto di merito rispetto alle questioni di fondo appena esposte ma, soprattutto, per verificare i contenuti effettivi dell’accordo con il Governo nell’ambito del “Masterplan Sud”, quale utile circostanza per ammodernare le infrastrutture e dare vita ad una nuova stagione di opere strategiche; lo stato di avanzamento operativo del Por Calabria, indispensabile per dare impulso ad una possibile ripresa degli investimenti; il reale stato di attuazione del Programma di Rafforzamento Amministrativo, utile a ridare slancio e qualità all’attività tecnico-burocratica degli uffici regionali; oltre che, più in generale, la necessità di verificare il presidio rispetta alla coerenza, agli obiettivi, alle responsabilità ed ai tempi di realizzazione di ogni cosa”.

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