Ufficio stampa, il Cci: il sindaco revochi quel bando

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ROSSANO Il Sindaco revochi il bando di aggiudicazione del servizio di Comunicazione istituzionale dell’Ente perché non richiama i requisiti essenziali previsti dalla Legge 150/2000 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni) e non prevede alcuna valutazione per i giornalisti iscritti all’albo professionale. Così come è opportuno prevedere una proroga dei tempi per la procedura di evidenza pubblica destinata alla nomina dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV), in quanto a causa di un ingiustificabile difetto di comunicazione, addebitabile probabilmente proprio all’ufficio stampa del Municipio, il bando non ha avuto la giusta pubblicizzazione e divulgazione.

 

È quanto chiedono il Gruppo consiliare ed il Coordinamento civico de Il Coraggio di Cambiare l’Italia rivolgendosi al Primo cittadino, Stefano Mascaro.

 

Se il Sindaco ritiene opportuno il reclutamento di figure professionali da aggregare al suo staff, provveda – così com’è nelle sue prerogative – alla nomina diretta. Ammesso che finora l’ufficio stampa esterno dell’Ente, assegnatario del servizio attraverso determinazione dirigenziale, ha attuato una esclusiva politica di promozione delle attività dell’Esecutivo, tralasciando però quella che è la comunicazione ordinaria. Un esempio su tutti: non è stata garantita la necessaria divulgazione e notizia su tempi e modi di adesione all’evidenza pubblica per la nomina dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV) di cui dovrà dotarsi il Comune. Non basta la pubblicazione all’Albo pretorio! Sarebbe stato opportuno, invece, darne massima eco mediatica attraverso i siti internet di settore e la comunicazione alle associazioni di categoria professionali interessate.

 

Il bando per l’aggiudicazione del servizio di Comunicazione strategica, relazioni istituzionali e marketing territoriale rischia di creare un’inutile sovrapposizione di ruoli all’interno della macchina comunale, rendendo così più complicata l’erogazione dei servizi. Considerato che nella dotazione organica comunale sono presenti già figure amministrative che, con pieno merito, hanno competenze specifiche nel “marketing territoriale” e nelle “relazioni con Enti e Istituzioni sovracomunali e comunitarie” – requisiti richiesti dal bando. Per di più, nella struttura di Governo esistono specifiche deleghe assessorili alla programmazione e progettazione europea per le strategie di sviluppo e per la promozione della Città oltre che alle relazioni nazionali ed internazionali. Che potrebbero essere, appunto, gestite con competente personale in organico. Non è detto che se in passato siano state optate delle scelte bisogna ripeterle sic et simpliciter. Questa Amministrazione comunale – è doveroso ribadirlo sempre – è nata per avviare una stagione di cambiamento rispetto al passato.

 

Sosteniamo il metodo della meritocrazia e della libera partecipazione. Quella reale e non presunta. Che vuole accantonare la pessima abitudine, purtroppo diffusa negli Enti pubblici, di rendere elitaria – non meritocratica – l’assegnazione degli incarichi esterni, mortificando intere categorie professionali. In questo caso quella dei giornalisti: totalmente e paradossalmente esclusa dal principio di valutazione del bando per l’ufficio stampa comunale.

(fonte: comunicato stampa)

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