Trebisacce. LGT Colucci, basta con la mattanza di vite umane

TREBISACCE “Basta con la mattanza di vite umane! Non consentire soccorso e assistenza, tramite ONG e quant’altro, personale, mezzi di soccorso e unità navali impegnate nella salvaguardia di vite umane in mare, è compito primario delle Istituzioni e tale omissione si configura come comportamento scellerato e irresponsabile, che lede in maniera chiara e inequivocabile la più elementare violazione del diritto alla vita e all’esistenza”.

Da uomo di mare, non usa mezzi termini il LGT (CP) Pasquale Colucci di Trebisacce, oggi Consigliere Nazionale ANMI in rappresentanza della Calabria, nel condannare senza mezzi termini quella che lui stesso definisce la “real politik” italiana ed europea che, di fronte all’ennesima immane tragedia come quella consumatasi sulla spiaggia di Cutro (KR) dove hanno trovato la morte oltre 60 naufraghi tra cui uomini, donne e bambini, continua a blaterare sui massimi sistemi ed a disquisire su blocco navale, porti chiusi, Ong e corridoi umanitari, salvo poi a dimenticarsene il giorno per tornare a parlare del fenomeno migratorio solo su base ideologica e sull’onda della becera appartenenza politica. “Saremo capaci nei prossimi giorni e nei prossimi mesi – si chiede il Cav. Pasquale Colucci che parla di responsabilità oggettive e ben identificate e ammonisce sulla necessità che ancora una volta… il silenzio non prevalga – di trasformare finalmente le emozioni e le lacrime di queste ore in decisioni efficaci e credibili che siano in grado di interrompere finalmente quel commercio di vite umane che consente agli scafisti di lucrare sulla vita di persone…che mettono a rischio la propria vita e quella dei loro figli per dare un futuro dignitoso alla propria esistenza?”. E il LGT (CP) Pasquale Colucci parla da padre di famiglia e da uomo di mare che ha vissuto su quelle coste parte della sua professione di LGT CP presso la Capitaneria di Porto di Crotone, proprio laddove i calabresi, come ha tenuto a sottolineare il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, “da popolo maturo e sensibile che ha vissuto sulla propria pelle il fenomeno della migrazione, sta dando un’ennesima dimostrazione di altruismo, di generosità e di umanità”. Nel riflettere sull’ennesimo dramma consumatosi nel “mare nostrum”, e precisamente negli ultimi 100 metri di una Via Crucis di oltre 1.200 chilometri, anche il Presidente Occhiuto, da Governatore della Calabria, nel prendere le distanze dalla politica parolaia, di destra e di sinistra, ha sottolineato al Ministro Piantedosi la carenza di uomini, di mezzi e di strutture adeguate in una Regione di frontiera come la Calabria, che in un solo anno ha accolto decine e decine si migliaia di migranti e di profughi facendo leva solo sulla solidarietà e sulla generosità della popolazione calabrese.

Pino La Rocca

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