Trasporto scolastico, il Comune riveda il regolamento

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scolastico«Ogni miglioria ha ragion d’essere se effettivamente apporta un beneficio. Quanto stabilito dal commissario a riguardo del regolamento sul servizio trasporto scolastico ed approvato di recente dalla giunta Mascaro è insensato, perché pericoloso. Non comprendo questo scarso utilizzo della logica nelle cose».

Il capogruppo consiliare di Terra Nostra, associazione appendice di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Raffaele Vulcano, interviene nell’annosa querelle che sta divampando in questi giorni per chiedere all’amministrazione una rivisitazione più logica dei criteri.

«Non trovo una ragione che sia una per rivoluzionare, dopo 30 anni, un servizio che funzionava. Sono state pensate le aree di raccolta per i bambini che devono andare a scuola. Bene. Ma Ci si è interrogati se siano praticabili? O meglio, nelle contrade, ci si è chiesti se le aree di raccolta previste, quindi le “fermate” uniche, siano a portata di marciapiede? O se vi siano delle pensiline per evitare che i bambini si bagnino in caso di pioggia? Credo che i punti di raccolta non siano attuabili, semplicemente perchè in tutte, o quasi, le contrade non esistono banchine e marciapiedi per tale utilizzo o solo per poter raggiungere il luogo prestabilito da questo regolamento. Se in tutto ciò consideriamo anche che molte famiglie, su tutto il territorio comunale, non hanno la possibilità di accompagnare i figli a scuola per impegni lavorativi o altro, è comprensibile come il disagio per i bambini e le famiglie stesse sia notevole».

«E poi, i punti di raccolta, negli anni, si sono venuti a creare naturalmente nelle contrade: fermate in cui si concentrano sette, otto bambini alla volta. Insomma, l’amministrazione – conclude Raffaele Vulcano – consideri la modifica del regolamento, proprio per evitare la “passeggiata” degli alunni su strade pericolose che non sono dotate di marciapiedi. Questione di buonsenso se si considera che gli scuolabus, da 30 anni, compiono gli stessi giri senza alcun problema».

(fonte: comunicato stampa)

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