Talking: concessioni balneari, i ritardi dopo la Bolkestein. Questa sera su LaC dalle 23.30 

Secondo l’esperto in diritto amministrativo Avv.Nicola Candiano i concessionari sono vittime del sistema. Il tema sarà affrontato questa sera in Talking, dalle 23.30 su LacTv –

Cresce il malumore tra gli operatori turistici titolari di concessioni balneari a causa della recente sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha confermato i contenuti della direttiva Bolestein. Sul punto, l’avvocato Nicola Candiano, esperto in diritto amministrativo, già sindaco dell’estinta città di Rossano, ha recentemente espresso il suo disappunto per i ritardi accumulati nel tempo dopo la direttiva ma anche sulla mancata approvazione del piano spiaggia di Corigliano Rossano. Questa situazione ha generato un malcontento diffuso tra gli operatori del settore balneare, che si sentono penalizzati e privati delle opportunità offerte dalla liberalizzazione del mercato. La Direttiva Bolkestein, denominata ufficialmente direttiva Servizi, mirava a creare un quadro normativo armonizzato per la liberalizzazione dei servizi all’interno dell’Unione Europea. Tuttavia, la sua attuazione a livello nazionale ha comportato diverse sfide e ritardi, che hanno causato frustrazione e incertezza tra gli operatori economici di vari settori, compreso quello turistico. Secondo l’avvocato Candiano, i ritardi nell’attuazione della Direttiva Bolkestein hanno avuto un impatto negativo sugli operatori turistici, limitando la possibilità di aprire e gestire attività balneari in modo concorrenziale, impedendo di conseguenza lo sviluppo economico del settore.

La distinzione tra beni e servizi è un concetto fondamentale nel diritto e nell’economia. I beni sono oggetti tangibili, come prodotti fisici, mentre i servizi sono attività intangibili che vengono offerte per soddisfare i bisogni delle persone. Nell’ambito delle concessioni balneari, i beni potrebbero includere la proprietà fisica della spiaggia o delle strutture, mentre i servizi potrebbero riguardare l’offerta di servizi turistici, come ombrelloni, lettini, ristorazione, ecc. La giurisprudenza in materia di concessioni balneari può variare da paese a paese. In generale, la redditività è un fattore importante considerato nella gestione delle concessioni. Le autorità competenti possono prendere in considerazione la capacità del concessionario di offrire servizi di qualità e generare profitti per garantire un corretto sfruttamento del bene pubblico. La legge quadro sulla concorrenza del 2022 ha introdotto decreti ispiratori per regolare il settore delle concessioni balneari. Questi decreti potrebbero definire i diritti e le responsabilità dei concessionari, nonché i meccanismi per garantire una concorrenza equa nel settore. Al vaglio del Governo Meloni la possibilità di concedere un ristoro al concessionario uscente. Il tema sarà oggetto di approfondimento nel corso della puntata di Talking in onda questa sera alle 23.30 sul LacTv – canale 11 – digitale terreste, al 411 TvSat e 820 Sky. Ospite in studio: Avv. Nicola Candiano, esperto in diritto amministrativo. Sul punto è stato intervistato il Sen. Ernesto Rapani. 

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