Straface: Assessori e consiglieri di Corigliano per nulla presenti. Il territorio soffre e noi lo difenderemo ad oltranza!

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Pasqualina Straface

Corigliano Rossano – Mi rincresce dover prendere atto, ancora una volta, del fatto che questa Amministrazione comunale non abbia ancora una visione chiara della città. Mi duole, ancora di più, constatare che i consiglieri comunali, nonché gli assessori, dell’area urbana di Corigliano siano poco o per nulla presenti sul territorio. Mi provoca, soprattutto, rabbia assistere alla svendita del territorio, quasi come se fosse una mossa studiata e prefigurata a tavolino. Le mie parole altro non sono che l’eco di migliaia di cittadini esausti che vogliono far sentire la loro voce. Cittadini ai quali l’Amministrazione ha negato il confronto e il supporto. Cittadini che vivono situazioni di serio disagio e per i quali il sogno di una città “normale”, per come proclamato e perorato dalla rivoluzione “dei bravi ragazzi”, è divenuto null’altro che una presa in giro. Provate a chiedervi perché gli stessi cittadini preferiscono rivolgersi ai movimenti politici e alle associazioni impegnate nella difesa del territorio e dei diritti civici piuttosto che ad una apparente classe dirigente che, supportata da quei pochi gruppi di pochissimi sostenitori, cerca in modo anche molto maldestro di spostare l’attenzione su fatti e accadimenti lontani e sui quali la giustizia ha messo la parola fine… Non solo – e lo ripeto – scagionando da ogni accusa la sottoscritta, ma anche confermando che la mia azione amministrativa è stata improntata al pieno e totale rispetto della legalità e della trasparenza! E, a tal proposito, invito per l’ultima volta (anche perché intendo non prestare più attenzione a queste ridicole asserzioni che mi vengono fatte da personaggi bocciati più volte dalla stima e dalla considerazione pubblica) a prendere visione delle sentenze e degli atti processuali che riguardano tanto la stessa sottoscritta, quanto altre persone che si sono prodigate onestamente per il bene del territorio.
La mia passione per la politica non è mai finita, ma è aumentata giorno dopo giorno, sempre partendo dal presupposto che occorre mettere il cittadino al primo posto. E questo i miei sostenitori lo sanno! Anche perché, diversamente, non avrei riportato quel ragguardevole risultato, alle scorse elezioni regionali, dopo oltre un decennio di assenza dalla scena. Intendo tutelare la mia immagine e l’immagine di chi si è speso e continua a spendersi per non vedere questa città finita. E annuncio perfino querele contro chi tenta (invano) di offuscare l’immagine di persone perbene. La politica si fa mettendosi in gioco. E se le opposizioni che siedono in Consiglio comunale lottano non perché sono spinte da un senso di avversione incondizionata ma perché evidentemente questa azione amministrativa non piace e non soddisfa, anche noi movimenti civici, insieme al popolo, abbiamo il diritto di dire la nostra e di richiamarvi al vostro dovere di responsabilità istituzionale. Pertanto, cari consiglieri dell’area di Corigliano, sappiate che non è mostrando l’ordinario che il popolo vi riconoscerà lo straordinario! Un consigliere difende accanitamente la comunità che lo ha eletto e non l’abbandona. Anzi, quando sorgono i disservizi è in prima fila a metterci la faccia e l’impegno. Tutto questo voi non lo avete fatto! E il popolo ve ne fa – a ragione – una colpa! E se pensate che queste voci siano solo l’eco di sentimenti di invidia e rancore vi sbagliate. La realtà è sotto gli occhi di tutti. E da essa non si scappa né si prescinde!
Illustrissimi consiglieri dell’area coriglianese, che siete alla guida di questa città, superate la vanagloria e dedicatevi al popolo, ascoltandone i bisogni, le lamentele, le critiche e finanche il turpiloquio. Perché il popolo ha sempre ragione ed ha sempre diritto di manifestare il pensiero. Noi che facciamo politica siamo dei semplici servitori. Non ci fregiamo di titoli né di incarichi. Lavoriamo per la collettività. Questo è il senso della politica. Dunque, vi esorto e lo farò sempre, ad avere rispetto per le categorie sociali, soprattutto per quei professionisti che, in questo particolare momento storico, sono alle prese con la lotta al Coronavirus, e che chiedono solo di poter lavorare bene e in maniera adeguata alla concitata situazione; per gli abitanti delle frazioni e delle contrade, alle prese con disagi che potremmo definire di epoca medioevale; per i cittadini in serie difficoltà economiche, che si vedono recapitate inopportune cartelle di pagamento; per gli esercenti i servizi della ristorazione e dei bar, affinché queste terrificante crisi non li porti al collasso; per la pubblica sicurezza, affinché la malavita veda sradicate le proprie radici dalla comunità sociale. Per tutto questo vi chiedo, insieme a tutta la popolazione, solo una cosa: impegnatevi! (Comunicato stampa).
Pasqualina Straface

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