Statuto Corigliano Rossano. Minoranza: Basta passerelle si diano risposte immediate alla città

Commissione STATUTO

La Commissione Statuto sta perdendo solo tempo mentre la città è piombata in una crisi d’identità profonda, difficilissima da gestire. Tra prologhi, preamboli e ouverture sta venendo fuori la profonda incapacità della Maggioranza consiliare di saper proporre persino un’idea di quella che dovrebbe essere la linea guida per governare Corigliano-Rossano.

Tutto questo avviene mentre i cittadini continuano a sbattersi a destra e a manca tra gli uffici comunali senza avere un punto di riferimento, mentre gli stessi dipendenti comunali sono avvolti da una condizione di disorientamento e frustrazione per il caos che regna negli uffici e l’intero territorio comunale rimane privo di manutenzione.

Questa condizione di immobilismo e di totale assenza di idee crea sprechi infiniti. Basta pensare che oggi per sostituire un flessibile in un qualsiasi punto della città una squadra di manutenzione arriva a percorrere anche 70 km. E questo perché non si riesce ancora a dare un’organizzazione all’apparato comunale, non si riescono a riorganizzare gli uffici e non si riescono ad istituire i Municipi.

Insomma tutto è impantanato nella negligenza e nell’incapacità politica di chi guida la Commissione consiliare Statuto, incapace di partorire strumenti e progettualità. Non sarà sicuramente un caso nemmeno l’impostazione data dalla stessa commissione al suo lavoro diventato uno strumento elitario di confronto, aperto a pochi e soliti interventi, spesso anche inconcludenti. Dove sta il coinvolgimento nel popolo? In cosa si sono tramutati i confronti con le parti sociali, con il mondo delle professioni, con l’universo complesso dei giovani? Sappiamo solo che dopo un anno e mezzo forse riusciremo a partorire i primi sei articoli del nuovo Statuto. Di questo passo ci vorranno 10 anni per avere la prima bozza del documento su cui confrontarsi. Una grande fuffa, un grande bluff. In realtà non esiste perché non si ha la capacità tantomeno coraggio e responsabilità di mettere nero su bianco idee e proposte nel confronto.

Una vergogna inaudita sulla quale, pur da consiglieri comunali di opposizione e da voce critica all’interno della Commissione, non vogliamo avere più responsabilità. Se non ci sarà un’inversione di rotta immediata, se non si metteranno da parte – come scriveva qualche organo di informazione nei mesi scorsi – lustrini, paiette e cotillon e se non si uscirà fuori da quell’aurea radical chic in cui è finita la Commissione Statuto, siamo pronti a lavorare per conto nostro, elaborando con capacità e metodo uno Statuto comunale, degno di questo nome, che possa mettere subito Cittadini, Uffici, il Consiglio comunale e lo stesso Esecutivo civico nelle condizioni ideali per poter vivere in una grande e sicuramente complessa Città che oggi rimane vergognosamente ripiegata su se stessa.

Vincenzo Scarcello, Raffaele Vulcano e Gennaro Scorza – per il gruppo consiliare “Unione di Centro”;

Adele Olivo – per il gruppo consiliare “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”; 

Gino Promenzio – per il gruppo consiliare “Civico Popolare”

Rosellina Madeo – per il gruppo consiliare “Fiori d’Arancio”

Francesco Madeo – per il gruppo consiliare “Gente di Mare”

Costantino Baffa – per il gruppo consiliare “Lega Salvini”

 comunicato stampa

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