Statuto Corigliano Rossano. Le proposte dei Verdi: recupero centri storici e strategie virtuose ciclo rifiuti

Corigliano Rossano – Nel pomeriggio di Venerdì 24 luglio, presso la sede delle adunanze consiliari del centro storico di Corigliano, si è tenuto un incontro tra la Commissione Consiliare Statuto e le forze politiche cittadine: la Presidente della Commissione Maria Salimbeni, dopo aver incontrato gli ex sindaci delle due Città e i parlamentari, ha voluto fortemente coinvolgere anche tutte le forze politiche.
Come Verdi, rappresentati da Elisa Romano, abbiamo preso parte all’incontro sentendo forte la responsabilità nel dare il nostro contributo di idee e proposte per la redazione del primo Statuto della città di Corigliano Rossano attesa la sua significativa valenza storica: con la redazione dello stesso, infatti, si andrà a tracciare e programmare lo sviluppo istituzionale, sociale, economico e culturale della terza città della Calabria. Seppur la città unica di Corigliano Rossano non deve essere costruita materialmente tuttavia va, ridisegnata e, in questa prospettiva, per realizzare di fatto l’ambizioso processo di fusione serve la partecipazione attiva dei cittadini unita a una controcultura che non miri a un bersaglio da distruggere ma a un progetto da realizzare. Consapevoli della divisione dei ruoli tra organi tecnici e organi d’indirizzo politico, abbiamo delineato quali, secondo noi, dovranno essere i valori e i fini istituzionali su cui il nuovo Statuto dovrà fondarsi e sulla base di questi abbiamo fatto delle proposte affinché sia garantita pari dignità a tutto il territorio e vengano valorizzate le innumerevoli risorse di cui è dotato.
Abbiamo fatto rilevare che, a parer nostro, l’atto Costituente della città Unica Corigliano Rossano non potrà prescindere dal mettere in campo tutte le misure necessarie a preservare e difendere l’ambiente, attuando piani per la difesa del suolo e del sottosuolo, per eliminare le cause di inquinamento e garantire uno sviluppo eco-sostenibile. Nella programmazione dell’assetto di una città moderna deve incontestabilmente tenersi conto della tematica relativa al consumo del suolo.
Giova ricordare che in Italia esiste una legge, la n.113/1992, meglio conosciuta come “Un albero per ogni nato” che obbliga i Comuni con più di 15.000 abitanti a porre a dimora un albero per ogni bambina e bambino nati nel proprio territorio. Una delle nostre proposte è che il simbolo della nuova Città possa essere un grande parco alberato dove i cittadini possano stare in armonia con la natura, e non la costruzione di una “Cittadella”.
La nostra idea è quella di salvaguardare il territorio dalla cementificazione selvaggia valorizzando, al contempo, tutta quella parte della città l’esistente, ad oggi abbandonata, che potrebbe, invece, essere utilizzata, ad esempio, come luogo d’incontro tra i cittadini e l’Amministrazione. Condividiamo la scelta del Sindaco di mantenere e redistribuire nei due centri storici gli uffici di governo e di rappresentanza dell’ente comunale: una scelta, questa, che non solo ha valorizzato i palazzi presenti nei nostri centri storici evitando un ulteriore spopolamento degli stessi, ma che, con riferimento alla tematica del consumo del suolo, ha, altresì, segnato un primo passo contrario alla tendenza generale. Riteniamo che nella elaborazione e redazione dello Statuto, per i due centri storici di Corigliano e di Rossano, si debbano contemplare delle forme d’incentivazione volte a ridurre lo spopolamento degli stessi, tenendo conto anche della tutela ambientale.
In tale prospettiva, come Verdi, di recente abbiamo presentato al Sindaco e all’assessore di riferimento un progetto che consideri un piano di risorse finanziarie e strumenti legislativi orientati alla realizzazione di opere di riqualificazione urbana ecosostenibile sui due centri storici. Tale proposta ha in mente l’obiettivo di favorire il popolamento degli stessi e vuole essere anche un’azione volta a contrastare la problematica del consumo del suolo: siamo convinti del fatto che ristrutturare e mettere in sicurezza gli edifici e le strutture già dislocate sul territorio (da destinare anche a uso abitativo) anziché continuare a costruire e riempire di cemento il nostro territorio, sia un’ottima strategia per evitare che si continui a sottrarre ai cittadini spazi verdi di cui godere. Queste proposte si inseriscono nel solco già segnato da alcune decisioni, da noi pienamente condivise, adottate da questa amministrazione, quale ad esempio l’estensione l’esenzione Tarsu, prima prevista solo per Rossano, anche per il centro storico di Corigliano.
Con il primo statuto della Città di Corigliano Rossano, non sarà delineata soltanto l’organizzazione della stessa, non verranno definiti soltanto i diritti dei cittadini per l’avvenire, ma si dovrà, altresì, determinare una nuova formula di convivenza, la quale è una premessa necessaria e irrinunciabile per ridisegnare appunto la nuova Città. Per fare questa rivoluzione, occorre partire dal basso. Il cambiamento non si Impone dall’alto, serve una politica gentile, capace di aprirsi e favorire la partecipazione di donne e uomini. Una politica che prediliga il dialogo e la forze delle parole agli slogan, che sposti il proprio epicentro verso il territorio, le periferie e i centri storici.
Nell’incontro di venerdì 24 luglio abbiamo palesato che, per i Verdi, una delle sfide più importanti è quella di trovare occasione di incontro e confronto con la cittadinanza al fine di far percepire la presenza dell’amministrazione nelle periferie in modo da far aumentare nei cittadini il senso di appartenenza a un’unica comunità. Pertanto, di fondamentale importanza è la realizzazione dei Municipi al fine di coinvolgere di più i cittadini nelle scelte e nei processi decisionali attraverso un politiche amministrative che spostino il proprio epicentro verso i territori e le periferie.
Riteniamo sia necessario fare una la scelta oculata della loro collocazione che tenga conto delle contrade, da Apollinara a Pantano Martucci, mediante l’istituzione di uffici manutentivi in grado di rispondere in modo più efficiente delle esigenze quotidiane delle stesse.
In quest’ottica, riteniamo che sia, altresì, necessario istituire varie consulte, soprattutto in tema di tutela ambientale, che collaborino con l’assessorato comunale in sede di definizione degli indirizzi e di condivisione delle iniziative comunali, per agevolare la partecipazione attiva dei cittadini nella risoluzione delle questioni inerenti il nostro territorio. Noi siamo dell’avviso che qualcosa già si sia mossa in questi termini con l’iniziativa tenuta a Bucita dove alcune associazioni già si sono riunite prestando il loro contributo all’amministrazione per la questione rifiuti. Durante il nostro intervento non abbiamo dimenticato il tema rifiuti ribadendo che per noi è inaccettabile che questo territorio continui a pagare per le inefficiente della gestione del sistema rifiuti.
Occorre una strategia virtuosa del ciclo dei rifiuti qual è la strategia delle 4R. ( riduzione , riutilizzo, riciclo e recupero) . Il primo passo per l’attuazione di questa strategia è la riduzione a monte della produzione dei rifiuti. Il Comune di Corigliano Rossano deve procede nel suo cammino verso la l’adozione di un provvedimento che porti all’attuazione del progetto Plastic Free, inibendo l’uso di oggetti monouso in plastica per evitarne il più possibile l’uso sul territorio comunale. Quanto al Riutilizzo, Riciclo e Recupero la strategia delle 4R può essere realizzata solo attraverso degli impianti di selezione e valorizzazione dei rifiuti di cui noi, attualmente, siamo sprovvisti. Realizzare impianti di selezione e valorizzazione dei rifiuti è diventata un’urgenza assoluta: pensate che l’unico impianto di selezione pubblico della Prov. di Cosenza è quello di Bucita. Per il resto, tutta la Provincia, non è dotata di un simile impianto. Ricordiamo che Bucita è un territorio che ha già pagato e continua a pagare con la presenza di due discariche, una pubblica ( chiusa per disastro ambientale plurimo) e una privata (chiusa perché satura). Poi abbiamo l’impianto di Olivellosa e la discarica di contrada Cotrica nel territorio di Corigliano.
L’impianto di Bucita attualmente è un impianto obsoleto, auspichiamo che possa diventare un impianto di selezione e valorizzazione efficiente affinché la strategia delle 4R diventi una realtà e portare a un sistema di gestione dei rifiuti in modo che gravi sempre meno sulle tasche dei cittadini..
Noi, come Verdi, continueremo a dare il nostro contributo per tutto il corso dei lavori convinti che nella stesura del primo Statuto della nuova città di Corigliano Rossano sarà garantita la democrazia tra le parti e che saranno onorare tutte le proposte avanzate in sede di commissione senza discriminazioni partitiche e nel rispetto di tutte e tutti (Comunicato stampa).
Federazione dei Verdi Corigliano Rossano

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