Statuto comunale e Municipi. Madeo (FdA):«Serve confronto aperto»


Nuovo statuto comunale e municipi, occorre subito un confronto istituzionale, aperto alle forze sociali e politiche non rappresentate in Consiglio comunale, per dotare presto Corigliano-Rossano di due strumenti essenziali per la vita amministrativa della Città.

Non posso che rivolgere il mio personale plauso alla Fondazione Costantino Mortati per il lavoro svolto in questi mesi affinché si potesse giungere a realizzare la bozza, un primo canovaccio, della Magna Carta delle regole fondamentali su cui dovrà reggere la grande e complessa struttura municipale del nuovo comune post fusione. Questo, però, resta un primo passo, importante ma assolutamente non esaustivo.

Lo Statuto è un atto fondamentale per porre le basi della vita sociale e politica in una grande comunità ed è per questo che, al netto di chi oggi ricopre incarichi di Governo, c’è bisogno di una rappresentanza civica attiva nella redazione e nell’adozione del nuovo strumento. L’auspicio è che presto il Sindaco convochi, come dicevo in premessa, tutte le parti politiche rappresentate nel Civico consesso e che, fermo restando il ruolo imprescindibile dei Consiglieri eletti, garantisca il Diritto di Tribuna ai partiti politici non rappresentati in Consiglio, alle forze sociali e associazionistiche a partire dal Comitato delle 100 Associazioni che tanto si è battuto per la Fusione, e a tutte quelle donne e uomini di Corigliano-Rossano che nell’elaborazione dello Statuto comunale vogliano portare il loro contributo. E mi auguro – ribadisco – che questo sia un impegno condiviso anche dagli organi istituzionali comunali.

Parallelamente all’attività di condivisione dello Statuto, invito l’Amministrazione comunale e gli uffici preposti, con a capo il Segretario generale, a fornire una prima azione concreta verso la costituzione dei municipi circoscrizionali della grande città. È un’esigenza non più prorogabile, innanzitutto perché necessaria all’attuazione delle norme previste dalle Legge regionale istitutiva della Fusione di Corigliano-Rossano che prevede, tra l’altro, la realizzazione della cittadella degli uffici. E poi perché, in modo essenziale, c’è l’esigenza di iniziare a dare un riscontro concreto ai cittadini sulla vicinanza delle istituzioni al territorio.

Al momento, nell’opinione pubblica la struttura comunale di Corigliano-Rossano è percepita come un mostro bicefalo che sembra ragionare con due visioni differenti. Un’assurdità ingiustificabile che rischia di minare nella popolazione il sentimento che ha spinto all’unione dei due comuni. Si creino i municipi, lo si faccia subito e si stabiliscano tempi e modi d’azione per far sì che un cittadino di Apollinara piuttosto che di Pantano Martucci non sia costretto a sbattersi per chilometri, lungo la pericolosissima Statale 106 o ancor peggio per le strade dissestate della nostra città, in cerca di una risposta dagli uffici comunali. Si faccia in modo che il Comune abbia presidi sui territori che eroghino servizi, che assicurino la manutenzione ordinaria, che siano punto di riferimento per tutti e che facciano sentire il Municipio davvero vicino alle case della gente. Ma soprattutto si faccia in modo di non creare inutili disparità. A proposito, ho letto la bozza dello Statuto e da lì ho riscontrato che sono previste solo 6 circoscrizioni (e non 7 come da legge regionale) e di queste, ben 4 nel solo territorio urbano di Corigliano, togliendo fuori tutta l’area est del Comune che va dallo Scalo di Rossano al Trionto. È stata una dimenticanza? Ecco perché occorre una discussione ampia e condivisa per evitare che si commettano errori macroscopici per il futuro della Città.

Rosellina Madeo – Consigliere comunale “Fiori d’Arancio”
 

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