Statale 106, Antoniotti e Barone: aprire subito tavolo permanente

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ROSSANO Per rivendicare il diritto alla mobilità e creare le condizioni affinché venga avviata una nuova campagna di investimenti e d’interventi infrastrutturali lungo la dorsale stradale ionica, è necessaria un’azione incisiva. Tutte le gravi problematiche, che scaturiscono dalla carenza e dall’inefficienza dell’assetto viario e dalla mancanza di una via di comunicazione efficiente, devono essere affrontate attraverso l’azione istituzionale sinergica dei territori. A partire dalla bassa Sibaritide. Ecco perché non può essere disatteso l’invito, esteso nei giorni scorsi dall’Associazione Basta Vittime sulla SS 106 al Sindaco Mascaro, a riattivare il tavolo istituzionale permanente, già insediato nel 2014 dall’Esecutivo Antoniotti, che possa interloquire, con voce autorevole, con i governi regionale e nazionale e chiedere il finanziamento dei megalotti 8 e 9. I soldi ci sono. Chiediamo impegni concreti.

È quanto sostengono i Consiglieri comunali del movimento Rossano Prima di Tutto, Giuseppe Antoniotti e Antonio Barone.

Non ci sarà mai un ammodernamento del tratto Sibari-Crotone della statale ionica – dichiarano Antoniotti e Barone – se non saremo capaci di dimostrare unità d’intenti e promuovere idee concrete al Governo. Il tavolo permanente sulla SS 106, insediato su nostra volontà nell’estate 2014 con l’essenziale supporto dell’Associazione Basta Vittime sulla SS 106, è nato proprio allo scopo di riaprire il dibattito e sensibilizzare le Istituzioni regionali, nazionali ed europee affinché assumessero impegni concreti riguardo all’ammodernamento di questa pericolosissima strada, nota per le vittime che ha mietuto e continua a mietere e che, ancora oggi, nonostante la sua inadeguatezza, risulta essere la principale arteria di comunicazione tra la Sibaritide ed il resto del Paese.

Dopo l’avvio dei lavori sul Megalotto 3 (Sibari-Roseto) – aggiungono – la prossima sfida dovrà essere la realizzazione dei Megalotti 8 e 9 (Sibari-Crotone). I soldi ci sono. E la riapertura del tavolo permanente, allargato anche alle forze politiche e istituzionali della bassa Sibaritide e dell’alto Crotonese, dovrà porsi il primo obiettivo di invitare sul territorio il Governo e Anas per stringere un patto con i cittadini. È troppo facile tagliare i nastri di opere realizzate – incalzano i Consiglieri di RpT – un po’ più difficile fare promesse e mantenerle.

L’ammodernamento della Statale 106 è una priorità, un sacrosanto dovere dello Stato nei confronti della vasta popolazione ionica, della Sibaritide, dell’entroterra della Sila Greca e dell’Area urbana Corigliano-Rossano. Non è un di più, né un’opera complementare. L’ammodernamento della Sibari-Crotone – concludono Antoniotti e Barone – è essenziale per rilanciare lo sviluppo e per arginare quella vergognosa escalation di vittime innocenti che giornalmente perdono la vita su questa maledetta strada.
(fonte: comunicato stampa)

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