Stasi: sulla Risonanza magnetica ci vorrebbe la galera

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Il Consigliere comunale di RossanoPulita, Flavio Stasi, non le manda a dire e questa volta, a proposito di sanità, ospedale e la strana vicenda legata alla risonanza magnetica parla di galera. Si: galera. Lui la chiama provocazione. Ma c’è poco da provocare. Perché, in effetti, denuncia quanto sta accadendo a Rossano riguardo a questo strumento. Il cui nuovissimo prototipo da almeno due anni è bello e pronto nel reparto di radiologia. Ma non è mai entrato in funzione. Mentre ne è appena entrata in funzione una in una struttura privata del territorio. «Nessuno ce l’ha con il privato – dice Stasi – ma siamo profondamente indignati ogni qual volta le indecenze, spesso in mala fede, della pubblica amministrazione si trasformano in speculazione sul diritto alla salute dei cittadini e questo è un caso spiccicato di malasanità in cui qualcuno, casualmente o meno, ci guadagna. L’assenza di una R.M. efficiente, infatti, non ha implicato (e continua ad implicare) soltanto danni economici, ma la discontinuità di questo servizio diagnostico ha certamente impedito di accertare mali gravi in tempi utili: ha impedito, cioè, di SALVARE DELLE VITE», scrive a caratteri maiuscoli Stasi. L’accusa è dura. E la rivolge a tutti coloro i quali, nel corso degli anni, hanno fatto sì che ciò accadesse: Direttori Generali dell’A.S.P. , Commissario ad Acta e Responsabili della Sanità regionale, ed «il silenzio del Direttore Generale Mauro su questa vicenda – dice Stasi – è sconvolgente». Il Consigliere definisce “oscena” e “arrogante” l’operazione di smantellamento del reparto di radiologia di Rossano. E chiede che la R.M.N. venga ripristinata immediatamente.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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