Stasi: Lasciateci sbagliare in pace. Opposizione: Mentre voi sbagliate i cittadini pagano

corigliano rossano

Corigliano Rossano – Botta e risposta tra il sindaco Flavio Stasi e i consiglieri di opposizione Luigi Promenzio e Francesco Madeo. Tutto nasce da un post che nelle ultime ore il primo cittadino ha scritto sulla propria pagina social, con l’hashtag #ARuotaLibera:

“Uscito dal Comune al tramonto, scendevo dal centro storico di Rossano direzione Schiavonea, e tra le curve della 177, incantato dal paesaggio come mi succede praticamente da quando sono nato, non ho potuto non notare un punto celeste verso nord, laddove solitamente ci sono solo le luci di Viale della Libertà (che bel nome!) che diventano più visibili man mano che il sole cala ed il cielo cambia colore. La ruota panoramica!

Si vede anche da qui, non c’avevo ancora fatto caso, ed ho pensato che anche su quella hanno avuto da ridire, mettendosi quasi a gufare che crollasse.

Ma gufi a parte, che continuino a stare appollaiati sui blog, ciò che ho sentito e che ho deciso di condividere senza filtri, è la bellissima sensazione scaturita dal fatto che quel punto luminoso blu immerso nel movimento perpetuo di Schiavonea, immersa nel paesaggio dai piedi del pollino alla valle del trionto, che avevo interamente sotto gli occhi, fosse tutto racchiuso nella nostra, bella, grande città. La sensazione di appartenenza, di orgoglio, che talvolta leggendo le idiozie quotidiane di chi sa guardare soltanto indietro, ad un passato disastroso che li ha visti protagonisti, rischia di affievolirsi.

Oggi addirittura il problema è stato una scrivania. Quando ci siamo insediati, non solo i mobili, nemmeno le pareti del Comune erano del Comune; nemmeno il Castello ed il Quadrato sono stati in grado di rendere totalmente comunali questi campioni (fatto vero), ed ora se ne inventano una al giorno per continuare a dividere, a rimarcare differenze, ad inventarsi soprusi immaginari dopo che i soprusi li hanno tollerati, li hanno avallati, li hanno barattati e condivisi per decenni.

Ed allora sapete che vi dico: sarebbe il caso di smetterla, di lasciare in pace chi si sente e vuole sentirsi parte di una grande, complessa, difficile e bellissima Città. E detto tra noi, se non la smettete è uguale: continuate a guardare indietro, noi andremo avanti lo stesso.

E se devo dirla tutta, anche per quanto riguarda l’amministrazione, se sbagliamo, lasciateci sbagliare in pace, perché avete sbagliato così tanto e per così tanto tempo, che non sapevamo da quali macerie iniziare ed in un anno abbiamo dovuto mettere mano a questioni ferme da 10, da 20, anche da 50 anni.

Quando abbiamo deciso di metterla lì per l’estate, nonostante l’incognita del covid-19, mi era sembrata una cosa carina per dare un tocco europeo a Schiavonea, ma dopo stasera quella per me non è solo una ruota panoramica, è la ruota di viale della libertà della nostra Corigliano-Rossano”. Fin qui il sindaco Flavio Stasi.

Immediata la reazione dei consiglieri Promenzio e Madeo:

“E’ vero, sbagliare è umano e non è giusto sindacare su ogni singolo errore, come è stato fatto sulle amministrazioni precedenti, ma in questa nuova amministrazione gli errori commessi sono la regola di normalità.

Lasciamo stare l’assenza di programmazione, principio cardine di ogni amministrazione locale che si rispetti ma anche gli aspetti più ordinari della nostra Città versano in uno stato di confusione mai registrato prima.

Le Amministrazioni precedenti hanno creato solo macerie?

Anche se fosse vero non autorizza voi a distruggere quello che di buono è stato creato dalle amministrazioni passate, senza dare un vostro contributo al miglioramento della qualità di vita della nostra Città. Si, è proprio quello che state facendo in questa esperienza amministrativa e gli atti pubblici ne documentano il disastro.

Versate in una situazione di totale caos ed illegittimità nelle procedure amministrative più semplici, abbiamo un disservizio generalizzato ed omogeneo su tutto il territorio comunale, il coinvolgimento nelle poche arrangiate scelte è totalmente assente, avete programmato azioni amministrative concrete sulla base di finanziamenti che ancora non erano nella vostra disponibilità e che vi sono stati negati, in tutto questo i costi per i cittadini continuano a salire e non sono omogenei per tutta la Città e per questo state creando divisione tra la popolazione innescando una guerra tra poveri proprio come degni politici della prima repubblica.

Non scriviamo queste parole per innescare una polemica sterile sulla stampa ma semplicemente per ricordarvi che non è un gioco, quando voi sbagliate una semplice gara di appalto per la pulizia della spiaggia, quando prorogate illegittimamente il contratto per il servizio di raccolta rifiuti, quando spendete soldi in consulenza per partecipare a bandi che puntualmente vengono bocciati, quando costruite pozzi su falde acquifere non idonee all’uso umano, pagano i cittadini con un aumento delle tasse e delle imposte e con una diminuzione dei servizi e della qualità della vita.

Non bastano più le luci dei concerti di natale o delle manifestazioni turistiche fatte per divertirsi tra amici quando ai bambini di Giannone è negata per numerosi giorni l’acqua nelle abitazioni; non bastano i post su facebook o la chitarra sul peschereccio quando la spiaggia viene pulita ad Agosto, non bastano gli “odiatori seriali ammaestrati” sui social quando a settembre i genitori non sapranno dove portare a scuola i propri figli.

Vi hanno votato, bocciando le amministrazioni passate, proprio perché credevano in una maggiore responsabilità e consapevolezza nella concreta azione amministrativa, non vi hanno votato per mandarvi a fare esperienza, profumatamente pagati, sulle spalle delle famiglie che fanno fatica a vivere sulla nostra costa.

Sindaco, non è una gita scolastica dove si fa a gara per sedersi nei sedili posteriori nascondendosi dai prof. e programmare la serata da sballo a Barcellona. Sindaco, questa è la vita reale che vi invitiamo a conoscere a partire dalle periferie della nostra Città. Se vuole sbagliare e contestualmente essere lasciato “in pace”, può farlo comodamente a casa sua”.

 

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