Stamani a Mirto la cerimonia del trentennale dalla scomparsa con il Colonnello Spoto

CROSIA. L’albero come segno di presenza, comunità, sicurezza e radici profonde. Caratteristiche distintive e rappresentative proprio dell’attività ultracentenaria che i Carabinieri svolgono sul territorio di fianco alle istituzioni. E proprio un albero è stato il protagonista della cerimonia del trentennale dalla scomparsa del Brigadiere Antonio Rubino, Medaglia al Valor Civile alla Memoria, a cui è dedicata la caserma della Stazione dell’Arma di Crosia Mirto.

La cerimonia si è svolta stamani (lunedì 7 novembre) nella chiesa di San Francesco d’Assisi nel centro urbano di Mirto, alla presenza del comandante provinciale dell’Arma, Col. Agatino Saverio Spoto, del comandante del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, Ten. Col. Raffaele Giovinazzo, del comandante della locale stazione, Mar. Alessandro Greco, del già comandante di stazione, il Lgt Ettore Caputo, dei rappresentanti dell’Associazione dei Carabinieri, delle autorità civili e religiose e delle scuole. A rappresentare le istituzioni civiche il sindaco di Crosia, Antonio Russo, ed il Presidente del Consiglio comunale, Francesco Russo, accompagnati dal dirigente della Polizia locale, Antonio Beraldi. La celebrazione liturgica è stata presieduta da don Claudio Cipolla, concelebrata da don Gianni Filippelli, cappellano dell’ospedale di Rossano e dal diacono Marco Fazio.

Il primo cittadino e il colonnello Spoto, in ricordo di questa giornata e per confermare lo stretto legame che unisce i Carabinieri alla comunità trentina di Crosia Mirto hanno piantato un albero nello spazio verde antistante la chiesa di San Francesco d’Assisi.

«Per Crosia e Mirto – ha ricordato il sindaco Russo – i carabinieri sono un punto di riferimento imprescindibile. Nella memoria, nell’uso e nel costume della cultura delle popolazioni del nostro territorio, tre sono da sempre le figure di riferimento per i cittadini: il sindaco, il sacerdote del paese e il carabiniere. È così da sempre e questo significa che la presenza pervasiva e mai invadente dei militari della Benemerita, altro non è che un segnale positivo di sicurezza e speranza per le persone. La comunità di Crosia ha avuto sempre un rapporto felice e di grande collaborazione con i carabinieri. Ne è testimonianza proprio il servizio prestato in mezzo a noi dal Brigadiere Antonio Rubino, un cittadino prima che un militare, che pur non avendo radici qui nel nostro territorio le ha create, volendo rimanere a servizio della sua terra adottiva anche dopo aver concluso la sua carriera militare. Un carabiniere gentile, premuroso e generoso, sempre pronto a sacrificarsi per i suoi concittadini. Un padre per le generazioni di carabinieri che sono passate dalla nostra stazione, un punto di riferimento per tutti i rappresentanti istituzionali di questa città. Il suo ricordo, oggi, è presente nella memoria dei suoi familiari e di una città intera che negli ultimi trent’anni è cambiata, è cresciuta ma non ha mai dimenticato il suo passato e le figure cardine, come il brigadiere Rubino, che l’hanno aiutata proprio in questo cammino di evoluzione. Il suo insegnamento è ancora presente!»

comunicato stampa

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