Sindaco Stasi: In sanità sempre gli stessi errori, non si coinvolgono i territori. Questa volta troveranno un muro.

Partiamo da un presupposto: chi oggi chiede la chiusura dei reparti covid è completamente fuori dal tempo e dallo spazio. Sarebbe come avere una nave nel pieno della tempesta e scassare volontariamente un motore, un a l b e r o o l a c h i g l i a . Abbiamo decine di ambulanze in attesa davanti ai pronto soccorso, a loro volta pieni di pazienti ammassati in zone promiscue in attesa di ricovero. Le vere zone critiche dei nostri ospedali sono i Pronto Soccorso, che non sono stati adeguati con due percorsi differenziati come stabilito mesi fa dal DCA 91.
Assodato questo e registrata l’esigenza urgente di individuare interventi per attrezzare immediatamente nuovi posti in cui poter ricoverare uomini e donne calabresi che hanno bisogno di aiuto, si continua a sbagliare completamente il metodo, e stavolta non è questione di forma.
L’ordinanza del Presidente Spirlì ha stabilito la realizzazione di 74 nuovi posti letto covid nella Provincia di Cosenza, distribuiti su Corigliano-Rossano, Cosenza, Paola-Cetraro e Rogliano. Non discuto della validità di questa ordinanza vista l’assenza momentanea di un Commissario: siamo in emergenza. Questa mattina l’Azienda Sanitaria ha convocato i direttori sanitari per stabilire dove e come realizzare questi nuovi posti letto, in assenza dei rappresentanti dei territori, dei sindaci, della Conferenza dei Sindaci.
Possibile che queste giornate, difficili, tese, delicate per la Calabria non stiano insegnando assolutamente nulla? Questa volta non si accetteranno piani dall’alto. L’emergenza va governata con un piano di guerra, lo sostengo da giorni, ma lo stesso deve categoricamente essere concordato con i territori ed avere una prospettiva nei plessi in cui si realizzano inteventi. In assenza di questi presupposti, mi spiace, ma non saranno fatte concessioni.
Sia ben chiaro: ho sempre pensato e continuo a pensare che in questa emergenza ognuno debba fare la propria parte. Cosenza sta facendo la propria parte, Corigliano-Rossano sta facendo la propria parte, Rogliano sta facendo la propria parte, Cetraro sono certo che tra pochi giorni farà la propria parte. Nelle discussioni di questi giorni, alle volte, ho l’impressione che i pazienti contagiati che necessitano di ricovero non esistano, oppure che possano sparire con un comunicato stampa: non è così. Ma tutto questo non può prescindere da poche regole basilari: gestione concordata coi territori, nessun depotenziamento di altri servizi e reparti, prospettive per i plessi sui cui si fanno interventi.
Stasera stessa chiederò un incontro urgente ai vertici ASP, coinvolgendo il comitato di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci e dei colleghi di città sede dei plessi ospedalieri coinvolti. Finchè non si concorderà
una linea comune, queste scelte non saranno minimamente avallate.
IL SINDACO
di Corigliano-Rossano
Flavio Stasi

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