Siinardi: in quattro anni il debito comunale è raddoppiato

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CORIGLIANO Il bilancio consuntivo che questa mattina sarà discusso, e sicuramente approvato, in consiglio comunale è al centro del nuovo intervento dell’ex assessore al bilancio, Enzo Claudio Gaspare Siinardi. Il quale affronta il tema partendo da quanto sostenuto dal sindaco Geraci in un recente comunicato stampa dove, tra l’altro, il primo cittadino affermava: “dati complessivi molto positivi che sanciscono definitivamente la fuoriuscita dell’Ente da una lunga e complessa fase critica dal punto di vista finanziario”. Per Siinardi queste parole sono interessanti, “Se solo fosse vero. – aggiunge sarcasticamente l’ex assessore – Poi, però, leggendo anche solo distrattamente i dati ufficiali pubblicati dalla stessa Amministrazione Geraci sul sito dell’Ente (e che devono essere pubblicati per forza come obbligo di legge, per fortuna) si evincono numeri e fatti – secondo Siinardi- diametralmente opposti a quelli che Geraci e compagnia vorrebbero “dare a bere” ai coriglianesi come grappino postprandiale. Della enorme mole di debiti con le istituzioni finanziarie contratta da Geraci in 4 anni ho già detto ma, in questa sede, vorrei riepilogarli brevemente. Quando è arrivato Geraci, a giugno 2013, il comune aveva più o meno 23 milioni di debiti. Ad oggi, quasi 4 anni dopo, il comune ha almeno 40 milioni di debiti tra mutui, prestiti ed anticipazioni di liquidità. Molti di questi indebiteranno il comune per i prossimi 30 anni. Ciò significa che le prossime 6 amministrazioni comunali, almeno fino al 2044, dovranno pagare anno per anno i debiti che ha fatto Geraci. E che il comune con Geraci si sia indebitato fino al collo è ampiamente cristallizzato negli stessi bilanci consuntivi approvati dall’Amministrazione e pubblicati sull’albo pretorio. Ma oltre ad essere sommerso da decine di milioni di euro di debiti per mutui ed anticipazioni di liquidità, con Geraci, – prosegue Siinardi – il comune sta dimostrando di essere anche un “cattivo pagatore” nei confronti delle ditte fornitrici private dell’Ente. E la cosa è di certo strana visto come Geraci si vanti in continuazione di avere “risanato” le casse comunali ed avere superato lo stato di dissesto (ma quando?). Il problema, di fatto, è che tutti i comunicati stampa in cui Geraci canta vittoria, strombazzando a spese nostre risultati mai raggiunti, non sono mai, e dico mai, accompagnati da nemmeno uno straccio di documento ufficiale che attesti e corrobori quello che afferma il sindaco (guarda caso). A marzo 2017, l’Amministrazione Geraci doveva pagare quasi 30 milioni di euro di arretrati suddivisi in oltre 3300 determinazioni di impegno di spesa verso i diversi fornitori dell’Ente. Di questi, ben 7,9 milioni sono debiti relativi al solo anno 2016 i quali non sono stati pagati nell’anno precedente e quindi sono stati riportati all’anno successivo come residuo. Strano che non siano stati pagati nemmeno in parte nonostante l’avvenuto “risanamento” e viste le montagne di milioni di euro che Geraci dice di avere in cassa”. Il fatto che un Comune possa indebitarsi per i decenni a seguire dovrebbe essere rivisto dalla legislazione nazionale.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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