Siglato il gemellaggio culturale tra le città di Venosa e Trebisacce

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Nella magnifica cornice dell’anfiteatro marino è stato suggellato il gemellaggio culturale tra Trebisacce e Venosa che mira alla competitività e allo sviluppo socio-economico dei due territori con attraverso la valorizzazione delle eccellenze e la salvaguardia dell’ambiente. Si tratta di due cittadine, l’una sul mare e l’altra all’interno della Basilicata, che vantano un prezioso patrimonio storico-arceologico e che già da tampo hanno instaurato stretti rapporti e scambi culturali grazie soprattutto agli Istituti Scolastici Superiori.
Nei giorni scorsi, come si diceva, dopo il prologo svoltosi nella cittadina lucana che ha dato i natali a Orazio Flacco, il secondo tempo della partita con la firma ufficiale del gemellaggio da parte dei due sindaci con rigorosa fascia tricolore Franco Mundo e Tommaso Gammone alla presenza del prof. Tullio Masneri presidente dell’ASAS (associazione per la storia e l’archeologia della Sibaritide) che gestisce il PAb (parco archeologico di Broglio e inoltre dei dirigenti scolastici dell’I.I.S.S. “Battaglini” di Venosa Claudio Martino, dell’I.T.S. “G. Filangieri” Consolata Piscitiello, del Liceo “G. Galilei” Elisabetta Cataldi, dell’I.I.S. Ipsia “E. Aletti” Marilena Viggiano, del Liceo Paritario “D. Alighieri” Mariella Partepilo. Ricco il programma dell’evento arricchito peraltro dall’esposizione di risorse eno-gastronomiche e di depliants promozionali: è iniziato alle 15.00 con il gruppo di 59 studenti dell’Istituto “Battaglini” di Venosa che hanno visitato il Parco Archeologico di Broglio di Trebisacce. Ad accoglierli il prof. Pino Costantino che, con il supporto dei proff. Ettore Angiò e Sandro Arvia, ha illustrato la storia degli Enotri vissuti a Broglio di Trebisacce nel periodo del Bronzo Medio (VII/VIII secolo a. C.) e dei Greci di Micene con cui gli Enotri hanno intrattenuto rapporti commerciali e culturali. Presenti all’appuntamento anche gli studenti del corso per il Turismo del “Filangieri” accompagnati dalla prof.ssa Anna Vangi. E’ stato bello vedere il gruppo di giovani comunicare con facilità tra di loro, venosini e trebisaccesi, dialogare liberi e gioiosi, anche in materia di archeologia.
E’ quindi seguita la visita guidata al Parco Archeologico ad opera del prof. Tullio Masneri che ha mostrato e spiegato agli studenti il funzionamento della fornace a camera unica per la lavorazione dell’argilla, l’antica Capanna ricostruita dopo l’incendio doloso, spiegando la tipologia dei materiali usati per la ricostruzione e il modo di vivere degli Enotri all’interno della Capanna e del perché al suo interno si cercava di tenere sempre acceso il fuoco domestico.
Alle 18,00, ritrovo all’Anfiteatro sul Lungomare per la firma del Patto di Gemellaggio. Qui, dopo lo scambio dei doni, hanno preso la parola le proff.sse Lagala Marirosi e Mariantonietta De Mingo di Trebisacce docente di Diritto a Venosa. Nell’occasione il sindaco Franco Mundo ha consegnato la nomina di “Cittadina Illustre” alla prof.ssa Marirosi Lagala “per aver avuto la forza e l’intuito di gemellare le cittadine di Venosa e di Trebisacce”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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