Sanità. Mancini: Buon lavoro a nuovo commissario. Va sostenuto dalle istituzioni

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Non conosco personalmente il prefetto Guido Nicolò Longo, ma il solo fatto che abbia accettato con entusiasmo il ruolo di commissario alla sanità in Calabria, me lo fa apprezzare – così Giacomo Mancini già deputato socialista.

Torna nella nostra regione con una lunga esperienza da super poliziotto, impegnato con successo in tante complicate indagini contro la criminalità organizzata. E questo in un campo condizionata da commistioni e collusioni illecite è certamente un buon viatico.

Anche se al suo predecessore generale dei Carabinieri non è bastato per fare bene. Anzi.

Certo – osserva Mancini – il fatto che ogni qualvolta ci sia bisogno di un profilo per una emergenza in Calabria si scelga un poliziotto, un carabiniere, un finanziere, un magistrato, un prefetto (e mai un manager con una comprovata esperienza specifica), mi inquieta, perché così si rafforza l’idea che questa sia una terra abitata da collusi, che non sanno votare, che se vincono un concorso è solo per essersi sottomessi, che se fanno carriera è perché si piegano ad un sistema corrotto.

La Calabria e i calabresi non sono questo. E sbaglia chi ci rappresenta così.

Purtuttavia – continua Mancini -oggi queste analisi, che pur devono essere fatte, non devono impedirci di schierarci convintamente al fianco del nuovo commissario.

Ma perché la sua azione abbia successo sarà indispensabile che il governo abbia chiaro che l’emergenza sanità in Calabria è un problema nazionale, che necessita di uno sforzo corale anche con una presenza costante del ministro qui in Calabria. E le forze di opposizione (per come hanno fatto con il voto sullo scostamento di bilancio) è necessario che comprendano che ci sono temi sui quali occorre essere uniti: e la sanità calabrese è uno di questi. Così come occorre che la giunta regionale abbandoni la facile propaganda e si decida a dare una mano. Come del resto devono fare tutti i sindaci.

Se ogni rappresentate istituzionale farà il proprio dovere, il commissario Longo avrà possibilità di successo.

Altrimenti sarà dura per lui.

E ancora più dura – conclude Mancini – sarà per i calabresi che hanno diritto ad una sanità pubblica efficiente e di qualità.(Comunicato stampa)

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