Sanità, la Sibaritide territorio sempre più mortificato

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Sanità, territorio sempre più mortificato e non tenuto in considerazione. Offerta sanitaria che fa acqua da tutte le parti e che non consente di offrire una risposta adeguata alle esigenze della vastissima utenza. Al contrario di quanto avviene invece in altre zone.
Sono questi i giudizi che emergono dalla lettura di quanto previsto dall’atto aziendale dell’Asp di Cosenza, che ha del tutto disatteso le istanze condivise e motivate in più occasioni. È l’assessore alle Politiche sanitarie Dora Mauro ad esprimere disappunto, evidenziando “il paradossale ed inaccettabile effetto di depauperamento dell’offerta sanitaria territoriale derivante da quanto contenuto nell’atto così come la genericità complessiva dell’organizzazione della rete ospedaliera sulla base di quanto prospettato nel documento…Alla direzione dell’Asp – continua l’assessore – era stato richiesto un tavolo di confronto ad hoc finalizzato a dare risposte in termini di organizzazione e risorse alla domanda sanitaria locale. Anche alla luce dei rapporti di collaborazione avviati tra la Direzione Asp e l’Amministrazione Comunale che hanno portato al raggiungimento di alcuni importanti risultati come il riammodernamento del Pronto Soccorso, i cui lavori sono quasi al termine ed il trasferimento del punto prelievi nel presidio ospedaliero di Rossano che è in itinere. Dal punto di vista territoriale e non solo locale l’atto aziendale di fatto impoverisce l’offerta, invece di arricchirla e migliorarla come chiedevamo. Per quanto riguarda l’organizzazione, inoltre, non si fa altro che rinviare alle linee guida regionali senza specificare come sarà l’articolazione. Ad esempio – continua – non è chiaro se la soppressione dei reparti di chirurgia di Corigliano e di medicina di Rossano comporti una soppressione anche dei relativi posti letto o se, invece, il numero di questi resti invariato. I posti letto per lungodegenza, di cui attualmente è provvisto lo Spoke Corigliano-Rossano sono soppressi, a differenza degli altri due Spoke (Castrovillari e Paola-Cetraro) dove sono previste, invece, le unità operative di lunga degenza. Lo Spoke della nostra Area Urbana pertanto resta l’unico privo dell’Unità Operativa di lungo degenza, la quale, di norma, dovrebbe insistere laddove sono presenti reparti per acuti. Dalla lettura del documento – conclude la Mauro – si evince che, reiterando l’errore contenuto nella precedente bozza di atto aziendale, è prevista l’istituzione dello Stroke – Unit presso lo Spoke di Castrovillari e non anche presso l’U.O. di Neurologia dello Spoke jonico, come invece indicato nel DCA n. 64/2016 che prevede la creazione, presso tutti gli Spoke della Stroke – Unit. È evidente una discrasia tra l’organizzazione ospedaliera e l’organizzazione distrettuale di questa zona che non tiene conto dei rapporti territoriali esistenti e futuri, con conseguenti problemi di integrazione tra ospedale e contesto”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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