Sanità, è il momento della mobilitazione. Chiarello: Riaprire subito l’ospedale di Cariati

Campana – Un territorio grande come il nostro non può continuare a tollerare la chiusura dei presidi sanitari, è il momento di scegliere non in base ai numeri ma in base alle esigenze della popolazione. Questo il messaggio emerso dall’intervento che il Sindaco di Campana Agostino Chiarello ha rivolto nella Conferenza dei Sindaci della provincia di Cosenza al neo direttore dell’ASP Martino Rizzo e al nuovo Commissario La Regina. Nel territorio della Presila negli ultimi dieci anni sono stati eliminati tutti i servizi medici di prossimità, costringendo i cittadini a spostamenti continui per ogni singola esigenza sanitaria. E adesso la gente non ce la fa più e ha finito la pazienza. Nel mentre si ignorano segnali forti come l’occupazione dell’Ospedale “Cosentino” di Cariati da parte di liberi cittadini che dopo ben 100 giorni hanno ottenuto solo vaghe promesse mentre nell’atto pratico l’ultimo decreto commissariale ha destinato la struttura allo status di casa della salute mentre Trebisacce e Paola sono stati riconosciuti di nuovo come ospedali.

campana
Agostino Chiarello

“Campana è uno dei quattro comuni considerati ultra periferici del basso jonio – ha ribadito Chiarello – ovvero ha una popolazione di ultrasessantenni che deve avere una struttura sanitaria di prossimità entro l’ora di percorrenza. Il nostro centro di riferimento è a Rossano, che deve far fronte non solo alle esigenze della sua realtà urbana ma anche all’intero territorio che comprende basso jonio, comuni montani e parte dell’Arbëria. Una cosa francamente impossibile, una situazione ingestibile cui bisogna far fronte riaprendo nel minor tempo possibile l’Ospedale di Cariati”.

Chiarello si è soffermato poi sull’anormalità di un piano vaccinale che non consideri come prioritarie le figure degli amministratori locali e dei dipendenti comunali che quotidianamente sono a contatto con l’utenza e la popolazione, così come non si può tollerare il diniego dei medici di famiglia nelle piccole comunità che non danno disponibilità ad attuare le vaccinazioni e che dall’inizio dell’emergenza pandemica, parliamo quindi ormai di un anno, hanno smesso di effettuare visite in presenza.

“Da ultimo chiedo a tutti – ha concluso il Sindaco di Campana – se sia il caso di chiamare la gente a votare in un momento in cui lo stato non riesce a dare risposte e a garantire servizi. Probabilmente sarebbe il caso di spingere tutti insieme compatti sul non voto e sulla mobilitazione, come richiesto dai comitati territoriali che stanno lottando per il diritto alla salute” (Comunicato stampa).

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