Sanità Calabria. Vicepresidente consiglio Morrone chiede al Governo nuovi posti di terapia intensiva

Catanzaro – Il vicepresidente del consiglio regionale Luca Morrone: “Il governo intervenga immediatamente per i nuovi posti di terapia intensiva. Eventuali inefficienze cause del governo targato Pd-M5S”.

In Calabria, come nel resto d’Italia, stiamo assistendo a una forte accelerata dei contagi da Covid-19, quasi in maniera esponenziale. I ricoveri nelle terapie intensive continuano a crescere, e in Calabria si comincia ad avvertire una forte pressione sui ricoveri ordinari con una preoccupante carenza di posti letto. Il Vicepresidente Spirlì, insieme alla task force regionale, è intervenuto tempestivamente per cercare di limitare i contagi con misure restrittive al momento limitate. Tuttavia, considerando che questa volta l’ondata del virus sta colpendo il paese prima ancora dell’inizio della stagione invernale, la preoccupazione più che legittima è che si possa arrivare ad una saturazione dei posti di rianimazione e terapia intensiva. Tuttavia assistiamo oramai da mesi ad un’inspiegabile inerzia del governo centrale, che ha commissariato ormai da anni la sanità calabrese. Il governo regionale è stato completamente esautorato dalla gestione dell’emergenza Covid sin dalla prima ondata in Calabria. A oggi nessun nuovo posto di terapia intensiva è stato attivato nella provincia di Cosenza, e pochissimi nel resto della Calabria. Il mio grido d’allarme si aggiunge a quello di decine di sindaci che da mesi chiedono l’intervento dei commissari delle Asp e delle Aziende Ospedaliere, non trovando in loro nessun sostegno, nonostante nei territori l’emergenza dilaghi. La Presidente Santelli aveva chiesto di poter gestire attraverso un proprio piano l’emergenza Covid-19, ma tale proposta veniva rigettata dal governo, oggi primo vero colpevole della disastrosa situazione in cui ci troviamo. Così, a pochi giorni da un nuovo lockdown, continuiamo a ristagnare nella stessa condizione di marzo. Al netto di tali vicende, l’azione del governo regionale risulta essere palesemente frenata dalle decisioni di questo esecutivo nazionale, che deve assumersi la responsabilità di inefficienza e ritardi odierni (Comunicato stampa).

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