Sanità: «Aziendalizzazione deleteria». Il rammarico dei camici bianchi

Colamaria

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Avevamo uno dei migliori sistemi al Mondo di assistenza sanitaria ed in pochi anni abbiamo
avuto la capacità di distruggerlo, smantellandolo pezzettino per pezzettino, in nome della
aziendalizzazione che, attraverso la razionalizzazione dei servizi, avrebbe dovuto procurare dei
risparmi.
Quando nel 1970 in Italia vennero istituite le Regioni, nel corso della campagna elettorale,
quell’accorto politico di Ugo La Malfa ebbe a dire: “Attenzione, stiamo per creare un centro di
spesa incontrollabile”. A distanza di tanti anni dobbiamo riconoscere che quel politico, che stava
sempre attento ai conti, aveva ragione da vendere.
Qualche giorno addietro il Senato ha licenziato una Riforma Costituzionale pedestre ed
inutile, sia perché andava fatta da una apposita Assemblea Costituente e non da un Parlamento
eletto con Premi di Maggioranza, sia perché “la sovranità appartiene al Popolo” e, perciò, i
neosenatori non possono essere eletti dai Parlamentari Regionali, sia perchè non si è voluto e/o
potuto tenere nella considerazione adeguata l’eliminazione degli sprechi e delle fonti di latrocini,
considerata l’inutilità del Senato [andava completamente chiuso e fatto visitare solo come un
Museo], gli esagerati emolumenti dei Consiglieri Regionali ed i conseguenti vitalizi, che non
essendo supportati da attività contributiva, rappresentano elargizioni e non diritti acquisiti [ Non a
caso il Presidente dell’INPS, Boeri, in questi giorni sta ammonendo che la situazione dei vitalizi
non è più SOSTENIBILE e la gente dice che non ci possiamo più permettere queste elargizioni e
questi regali perché la principale azione deve essere rivolta a ridurre il debito pubblico]. E,
Qualcuno, allora, se dotato di onestà intellettuale, si sarebbe dovuto chiedere se era più utile togliere
le Province o eliminare la “fonte incontrollata di spesa” e di latrocinio. E chi darà il voto favorevole
al Referendum per questa Riforma assurda e dannosa?
E’ veramente illusorio pensare che lo Stato Centrale legifera e, poi, le Regioni devono
recepire e rilegiferare a Loro volta. Una Legge a Roma e, poi, 20 applicazioni diverse in Periferia.
Una Sanità uguale per tutti sulla carta e, poi, all’atto pratico, 20 sanità diverse in tutta la
Nazione.
Regioni che viaggiano con il “Italo” e Regioni che viaggiano con il “treno a vapore”.
All’atto del passaggio delle competenze sanitarie alle Regioni [Riforma Costituzionale del
2001] si era detto che, dal momento che dal punto di vista assistenziale e debitorio, c’erano
notevoli discrepanze tra le varie Regioni, laddove i Bilanci sarebbero risultati in rosso, si sarebbe
commissariata la Sanità di quella Regione e si sarebbe dato accesso al Fondo di solidarietà
nazionale per ripianare i debiti.
Invece che cosa hanno fatto i vari “sapientoni” dei vari Governi che si sono succeduti: hanno
commissariato, hanno chiuso gli Ospedali, hanno privato i cittadini di un pubblico servizio
NECESSARIO [ questo si che era un diritto acquisito da quelle Comunità] e hanno obbligato a
presentare Piani di Rientro, illegittimi ed immorali, per ripianare i debiti.
Oltre al danno, la beffa!
E pensare che, se non ci fosse la massiccia emigrazione sanitaria dal Sud, soprattutto dalla
Calabria, molti ospedali del Nord dovrebbero chiudere per mancanza di utenza.
Evviva la faccia!
E, adesso si scopre che i Pronto Soccorso degli ospedali superstiti scoppiano, che le liste di
attesa, se tutto va bene, sono di cadenza annuale, che la Guardia Medica notturna deve essere
chiusa[ follia pura], che l’ambulatorio dei medici di base dovrebbe stare aperto H-24 o H-16. E per
fare cosa? Sopperire alla chiusura dei Pronto Soccorso o alle lungaggini delle liste di attesa che non
permettono ai cittadini di avere risposte rapide e certe? E come faranno i MMG a dare le rapide
risposte che si vorrebbero così ottenere? Hanno forse la bacchetta magica per sopperire agli
obbrobri e alle assurdità create da una classe politica incompetente?
Quando un medico ha dato le sue sei ore e quaranta giornaliere, il resto è straordinario che va
remunerato, e da dove si prenderanno i soldi?
Scomparirà la figura del tutore della salute dei cittadini, di quella persona a cui ci si rivolge
anche per avere un pò di conforto, di colui che nel momento del bisogno sa indirizzarti e consigliarti
perché sa tutto di te.
I cittadini sono scontenti e mal assistiti, la medicina difensiva è imperante e la gente
diserterà sempre di più le urne, guardando con sospetto i politicanti e la loro azione politica..
Facciamo, allora le cose serie, eliminiamo il Senato, riduciamo il numero dei Parlamentari,
aboliamo le Regioni, lasciamo le Province a controllo di quanto legifera lo Stato centrale [ fatte
salve le Città metropolitane, andrebbe bene un Provincia per ogni milione di abitanti], introduciamo
la regola dei 2 mandati con l’opzione che, alla scadenza, si può solo salire al gradino superiore e
non scendere di livello, eliminiamo tutti i vitalizi e destiniamo i fondi di tutti i risparmi così ottenuti
a riaprire gli ospedali e a riqualificarli, dove è necessario, in maniera da velocizzare i tempi di
risposta nel rispetto del DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA SALUTE.
All’atto del rinnovo del Contratto per la Medicina Generale, che dovrà essere redatto da gente
del mestiere che ne conosce le problematiche e che guarda non solo la sfera economica ma anche e
soprattutto quella assistenziale ed umana, diamo la convenzione specialistica a tutti quei medici che
la richiedono per eliminare le liste di attesa, rilanciamo la Medicina di famiglia semplificando la
burocrazia con occhio alla prevenzione, riabilitazione ed assistenza domiciliare eliminando Note,
Piani Terapeutici, Ticket vari, sdoppiamo assistenza e previdenza che sono spesso occasione di
conflitto fra medico e cittadino-utente, creiamo delle strutture dove i MMG possano prestare il loro
servizio per 38 ore settimanali, assicurando loro Ferie, Tredicesime e scatti quinquennali di carriera,
equiparandoli agli ospedalieri, facciamo in modo che, a fronte della richiesta dei giusti diritti,
vengano rispettati i doveri, ridando al medico quella dignità e quell’autorità che gli compete,
perseguendo e sanzionando con severità, all’eventuale segnalazione di un medico, gli abusi che si
dovessero verificare.
Mettiamoci una mano sulla coscienza e cominciamo a produrre riforme in maniera seria e
utile per i cittadini, coinvolgendo la classe medica competente, e cercando di evitare di fare solo
Leggi che aiutano sempre più le banche invece di sostenere i cittadini in sofferenza e di promuovere
lo sviluppo ed il lavoro.
L’Italia va GOVERNATA con autorevolezza, sagacia e legittimità e non con “Colpi di
Fiducia”, mettendo le mani dove e come si devono mettere, nel rispetto della democrazia e delle
necessità vere degli italiani, non come è avvenuto per la recente Legge sulle unioni civili che, per le
grossolane discriminazioni ed incostituzionalità, il nostro caro “accorto” Presidente della
Repubblica sarà costretto a non firmare, continuando, nel caso di specie, a tenere l’Italia fanalino di
coda in Europa. Allora all’atto del rinnovo del Contratto per la M.G., dopo un eventuale giusto periodo di sperimentazione [che è la regola fondamentale in Medicina], venga varata una Legge che non metta a repentaglio la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e non smantelli il sistema di assistenza sanitaria più invidiato del Mondo, prima che la Storia possa far ricordare che in Italia il SSN “c’era una volta e or non c’è più”.

(lettera firmata)

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