Il 26 settembre del 1004 a Tusculum morì Nilo da Rossano, battezzato con il nome Nicola. Detto anche Nilo il Giovane è stato monaco basiliano, eremita, amanuense e fondatore dell’Abbazia di Grottaferrata. Considerato un fulgido esempio di fede, egli nacque a Rossano da famiglia aristocratica, frequentò la scuola annessa alla chiesa di Rossano, divenendo un eccellente calligrafo e innografo; Nicola si sposò prima di intraprendere la vita da monaco, affascinato dalla bellezza di una ragazza di più umili origini; ebbe una figlia, ma il matrimonio non durò a lungo. Fece in modo che moglie e figlia non avessero problemi economici e quindi si ritirò nell’eparchia del Mercurion , lungo il corso del fiume Lao. Qui fu allievo di San Fantino e si dedicò alla vita contemplativa e alla carità; raccolse e copiò numerosi codici. Essendo alla ricerca continua di una maggiore perfezione di spirito si ritirò in un recondito eremo e in una caverna dove c’era un altare consacrato a san Michele Arcangelo vicino Mercurion. Non fu facile per Nicola diventare monaco e prendere i voti per via della sua originaria appartenenza al Decurionato Rossanese, ma pronunciò i voti nel convento di San Basilio e cominciò la sua attività sociale a San Demetrio Corone, fondando un monastero basiliano. Di san Nilo si occupò il suo discepolo prediletto San Bartolomeo abate.
Antonio La Banca