San Demetrio Corone. La F.A.A. (federazione Associazioni Arbëreshe) ricorda il Prof. Pino Cacozza, poeta e cantautore arbëresh

San Demetrio Corone – È iniziato con il rituale minuto di raccoglimento, in segno di solenne rispetto per la memoria del defunto poeta / cantautore arbëresh Pino Cacozza e quale messaggio di vicinanza alla sua famiglia, l’incontro culturale, organizzato dalla Federazione Associazione Arbëreshe, per ricordarlo a sei mesi dalla sua prematura scomparsa.
La riunione, svoltasi a San Demetrio Corone, sabato sera (Villa Marchianò), è stata coordinata da Francesco Perri, Presidente del Comitato dei Garanti della F.A.A., che, inizialmente, ha dato lettura di un messaggio rivolto a Damiano Guagliardi, da parte della moglie del Prof. Cacozza, Signora Maria Spataro, impossibilitata a partecipare all’incontro, e di altri messaggi di buon lavoro agli organizzatori dell’evento, trasmessi da alcuni suoi amici: Vincenzo Bruno, Francesco Altimari, Don Cesare De Rosis, Pasquale De Marco, Rossella Molinari, Pëllumb Xhufi.
Gennaro De Cicco, collega di studio e da sempre amico di Pino, nella sua relazione introduttiva si è soffermato sulla vita, sulla attività poetico- letteraria del poeta / cantautore arbëresh. Una vita contrassegnata da successi professionali e attestati di merito istituzionali, come per esempio il premio “Naim Frashëri”, attribuito a Pino Cacozza nel 2015 dal Presidente della Repubblica d’Albania Bujar Nishani, con la seguente motivazione:
“ Per i meriti e il contributo di scrittore e compositore in favore di propri connazionali di là del mare, ha saputo tenere viva la grande tradizione della letteratura e della cultura arbëreshe, nel contesto contemporaneo di pressione nei confronti delle culture distaccate dalla terra d’origine, com’è quella arbëreshe”.
In riferimento, invece, all’ attività letteraria di Pino Cacozza, fra l’altro vice – presidente F.A.A., sono stati indicati, con opportuni riferimenti bibliografici, le sue numerose e rilevanti opere in poesia e in prosa (Jemi nje kulturë çe nëng mënd vdes (Siamo una cultura che non può morire), Dheu mbrënda (Il mondo dentro), il romanzo: La terra di Yll; la sua vasta e conosciuta produzione canora (Valle Valle, Historia, Kënga e poesi (Canzoni e poesie), Kostandini e Jurendina … e i suoi significativi récitals, che hanno avuto scenari di rappresentazione sia nazionali che internazionali: Omaggio De Rada – Milosao, Rrënjat e Arbërisë (Le radici dell’Arbëria), Udhëtimet e Arbërisë (I percorsi dell’Arbëria).
I vari interventi, arricchiti spesso da ricordi e spunti personali, hanno ulteriormente contribuito a far conoscere e a valorizzare la sua preziosa opera. Nel corso della riunione, hanno preso la parola Antonietta Cacozza, sorella di Pino; Andrea Quartarolo, arciprete di San Demetrio Corone; Mario Gaudio, critico letterario; Pietro Lanza, protopresbitero dell’ Eparchia di Lungro; Salvatore Lamirata, primo cittadino di San Demetrio Corone, nonché candidato a Sindaco; Angela Castellano, docente in quiescenza; Renato Guzzardi, docente in quiescenza; Costantino Bellusci, docente, Damiano Salerno, poeta della Valle dell’Esaro; Ernesto Madeo, imprenditore e candidato a Sindaco; Salvatore Bugliaro, storico e scrittore; Maria Antonietta Rimoli, docente; Ettore Marino, scrittore; Evzi Nuhiu, artista; Alfio Moccia, docente in quiescenza e cantautore; Salvatore Mauro, imprenditore, candidato a Sindaco; Francesco Marchianò, docente.
I lavori, aperti con il saluto della Console d’Albania a Bari Genta Mburini, si sono conclusi con l’intervento del Presidente F.A.A., Damiano Guagliardi, che ha inteso ringraziare i convenuti.
L’evento è stato trasmesso in diretta facebook, grazie alla collaborazione video dell’operatore Mimmo Trapasso.

G.D.C.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: