San Demetrio Corone in lutto per la morte dell’illustre concittadino Pino Cacozza

Pino Cacozza

È morto a Catanzaro nell’ospedale di Germaneto Pino Cacozza, 62 anni, sandemetrese, linguista, letterato, poeta, attore e cantautore dell’Arbëria. Aveva conseguito gli studi classici presso il Collegio di Sant’ Adriano, la laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’ Università della Calabria nel 1980, con la specializzazione in Lingua e Civiltà Francese, Albanese e Inglese.  Dal suo sito internet riportiamo alcuni passaggi della biografia:  Come autore, compositore e cantante ha vinto sei volte il Festival della Canzone Arbëreshe (di cui è stato direttore artistico per quattro edizioni), ha vinto quattro volte il Premio della Critica “Giuseppe D’Amico”. Ha svolto attività culturali, artistiche, canore e teatrali in quasi tutte le comunità arbëreshe, in Albania (Festival di Argirocastro – Festival della Canzone Albanese), in Macedonia (Shkupë, Tetovë e Strugë), in Montenegro (Ulqin), in numerose città d’Italia e all’estero. Ideatore di Pisepiselle – Festival dei Piccoli Cantori Arbëreshë. Presidente e direttore di Arbitalia (www.arbitalia.it), associazione culturale e primo giornale on line dell’Arbëria. Nel 2009 riceve a Napoli il prestigioso “Premio Mediterraneo d’Arte e Creatività”, riconoscimento assegnato annualmente a personalità del mondo politico, scientifico, culturale e artistico che hanno contribuito, con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione delle differenze culturali e dei valori condivisi nell’area del Grande Mediterraneo. Nel 2015 il Presidente della Repubblica d’Albania Bujar Nishani gli conferisce il titolo “Naim Frashëri” con la seguente motivazione: Per i meriti e il contributo di scrittore e compositore in favore dei propri connazionali di là dal mare, ha saputo tenere viva la grande tradizione della letteratura e della cultura arbëreshe, nel contesto contemporaneo di pressione nei confronti delle culture distaccate dalla terra d’origine, com’è quella arbëreshe. Tanti gli attestati e premi ricevuti.  

Domani mattina a San Demetrio Corone, per volontà dell’amministrazione comunale sarà allestita la camera ardente dalle ore 12,30 presso la sede di Palazzo Marchianò e nel pomeriggio alle 16.30 si celebreranno i funerali nella Chiesa di San Demetrio Megalomartire. 

Giacinto De Pasquale, giornalista, lo  descrive così: «Affabile, generoso, trascinante, intenso e fragoroso. Amava San Demetrio, adorava la sua squadra  del cuore e società calcistica. Il tutto andava al di là dell’aspetto agonistico, poiché incarnava lo spirito di socializzazione  e dello stare insieme in una comunità…“Zef Kakoca” era un amico, una persona perbene, un grande uomo di cultura ed un inguaribile sognatore. A prima vista dava l’impressione di essere una persona chiusa, introversa, triste, invece Pino era tutt’altra cosa. Ecco perché diciamo di essere stati dei privilegiati ad averlo conosciuto mentre muoveva i primi passi in quel contesto socio-culturale di cui con il passare del tempo è divenuto un punto di riferimento. Pino ha sempre avuto il fiuto giusto nello scegliere le sue avventure professionali e culturali. Credeva in quello che faceva e ne andava fiero. Ecco perché oggi lo piangono tutti. Basta andare sul suo profilo di facebook per leggere il ricordo scritto da alunni, colleghi, cantautori, uomini dello spettacolo, della cultura, dell’editoria, della politica, dello sport e tantissima gente comune a cui Pino era particolarmente legato. Pino mancherai a tutti noi perché tu eri una boccata d’aria fresca in questa nostra società che, purtroppo, a causa del covid non solo ci impedisce gli abbracci ma ci impone le mascherine che molte volte tolgono il respiro. Tu Pino eri per davvero aria fresca, perché hai sempre vissuto per la compagnia, per lo stare insieme e per regalarti e regalarci momenti di sfrenata felicità con le tue melodie e le tue belle e intense canzoni. Ecco perché ci mancherai, anche se ci hai lasciato il tuo grande e prezioso patrimonio di canzoni e di testi. Tu eri vita, amore, amicizia e altruismo. Questo maledetto covid che ci impedirà anche di poterti rendere l’estremo saluto, ha dato anche a te momenti di tristezza e di solitudine. Vogliamo  concludere questo nostro ricordo di te caro Piano con le parole che tu hai scritto lo scorso 23 dicembre alla vigila di “questo strano Natale”, ecco cosa scrivevi: “È una festa diversa, con gli occhi addolorati e smarriti, aridi come il deserto del mondo, impauriti come la vita appesa al filo del tempo. Eppure, chiusi nelle nostre scatole, abbiamo l’arcobaleno nel cuore, che non si arrende, quella Madre che partorisce la speranza, la parola buona, la luce di Dio nella storia dell’uomo. Buon Natale. Auguri. Per un 2021 lontano dal Male”. Ciao Pino ci mancherai davvero tanto perché persone come te, anche se rimarranno per sempre nel cuore della gente comune, dovrebbero lasciarci il più tardi possibile. Che la terra ti sia lieve caro amico di tutti».  

Pino Cacozza era il cugino della nostra collega Rossella Molinari a cui la  redazione di I&C esprime vicinanza e porge le più sentite condoglianze ai familiari .    

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: