Rotary Corigliano Rossano. Donate 300 mascherine professionali allo spoke

CORIGLIANO ROSSANO Il Rotary Club Corigliano Rossano Sybaris contribuisce alla lotta contro quell’invisibile nemico che è il Covid-19. E nella speranza di contrastare una “guerra” silenziosa ha donato una prima parte di materiale sanitario utile alla protezione dei professionisti che operano in prima linea. Sono 300 le mascherine professionali, del tipo Ffp2 e Kn95, più altre che seguiranno di tipo chirurgico consegnate nei giorni scorsi al direttore sanitario, Pierluigi Carino in rappresentanza dello spoke di Corigliano Rossano. Le mascherine saranno distribuite alla bisogna nei due poli ospedalieri cittadini.

Alla cerimonia di consegna erano presenti il presidente del Rotary Club Corigliano Rossano Sybaris, Vincenzo Sica, l’assistente del Governatore, Salvatore Aloisio, Carino, i medici Luigi Muraca, Gaetano Gigli, Franco Petrone, Germana Santoro e Francesca Durante.
«Nonostante il difficile momento storico che stiamo vivendo e che ci costringe ad un isolamento forzato, non possiamo dimenticare, né trascurare, il senso vero della Pasqua – ha detto il presidente Sica – ispirata ad una profonda spiritualità religiosa. La vicinanza agli ammalati, il supporto e il rispetto per gli operatori sanitari, per i militari, per i volontari e per tutte le forze migliori del nostro Pese e del Mondo intero, impegnati a tutela della Salute e della Vita umana, devono e dovranno permanere come obiettivo qualificante del nostro Service».

Dopo i ringraziamenti del direttore sanitario Pierluigi Carino per l’impegno e la passione messa in campo dal Rotary Club Corigliano Rossano Sybaris con i suoi service sul territorio e la vicinanza spesso dimostrata allo spoke di Corigliano Rossano, ha concluso la cerimonia di consegna del materiale sanitario, l’assistente del Governatore.
«La Passione, la Morte e la Resurrezione del Cristo – ha concluso Salvatore Aloisio, nel ringraziare e porgere gli auguri ai sanitari da parte del Governatore, Pasquale Verre – costituiscono il paradigma della vita umana, che ha egualmente un percorso caratterizzato da alternanza di periodi dolorosi e di serenità, illuminati dal conforto della Fede. Non possiamo non cogliere il valore della sofferenza attuale in attesa della Resurrezione, intesa come ritorno a nuova vita. Dobbiamo condividere, quindi, la speranza di un domani di rinascita, che ci vedrà ritornare alla nostra vita ed alle nostre abitudini, facendo tesoro dei sentimenti di solidarietà sociale e condivisione di obiettivi comuni, che stanno caratterizzando il trascorrere delle nostre giornate». (comunicato)

 

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