Rossano, ufficio stampa comunale: è bufera

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ROSSANO Pronti a consegnare alla Procura una busta con il nome del vincitore. Bufera sul bando per la comunicazione istituzionale del Comune di Rossano, con il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Ernesto Rapani che non esita a definirlo “vergognoso”.
Nello specifico, «Coscienza nulla e dubbio gusto a parte – tuona Rapani – gli amministratori dovrebbero vergognarsi. In primis perché quei soldi, oltre 33 mila euro potrebbero essere spesi in pubblica utilità se si considerano le professionalità già presenti ed assolutamente adatte a ricoprire quell’incarico, nella pianta organica del Comune di Rossano.
Ciò che fa veramente disgusto è il modo in cui credono di poter prendere in giro la gente. I requisiti richiesti sembrano descrivere l’identikit di una sola ditta: esperienze in Comune, in Regione (al seguito di un consigliere regionale), alla Comunità europea (al seguito di un europarlamentare). Non è forse troppo per un qualche giovane professionista preparato e pur in possesso dei titoli di studio richiesti, che vorrebbe partecipare? E poi strategia, marketing territoriale: ma stiamo parlando del comune di Rossano o della Fiat? Che ci siamo, chiamiamo Marchionne!»
Ernesto Rapani è un fiume in piena e conclude in tono profetico: «La fanno talmente sporca da non avere alcuna pudore, per di più aggirano le norme. Per legge, infatti, un ufficio stampa deve essere gestito da un giornalista, ma guarda caso fra i requisiti non si fa alcuna richiesta dell’iscrizione all’albo professionale.
Di tutto questo stato di cose ne avevamo già ampiamente parlato in campagna elettorale e purtroppo per la città di Rossano, si stanno verificando puntualmente: con la pantomima dell’affidamento del servizio di assistenza fisica pensavano di dare il contentino ai loro supporters, agli amici ed amici degli amici, poi l’esclusione dal Gac ed ora il bando sulla comunicazione rappresentano gli ultimi tristi avvenimenti negativi. La misura era già colma, adesso sta iniziando a traboccare: in questi giorni consegneremo una busta sigillata alla Procura della Repubblica – conclude Ernesto Rapani – con all’interno il nome del vincitore o forse del subappaltante, chiedendo che venga aperta il giorno successivo all’affidamento del servizio. Vergogna».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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