Rossano. Raggiri sul gasolio agricolo, denunciato imprenditore

Gasolio agricolo

Rossano – Sequestrati 1400 litri di gasolio agricolo di illecita provenienza indebitamente impiegato come carburante per autotrazione. Denunciato l’amministratore di una società di trasporti per sottrazione al pagamento delle imposte sugli oli minerali. Ad operare la guardia di finanza di Rossano a seguito di controlli presso un’azienda volti a verificare l’osservanza delle prescrizioni previste dal Testo Unico sulle Accise, imposte cui sono assoggettati i prodotti energetici per autotrazione. Le giacche grigie si sono insospettite dopo aver analizzato i registri rinvenuti presso gli uffici della ditta in quanto dagli stessi risultava che i mezzi aziendali effettuavano il rifornimento solo in località estremamente lontane dal luogo di partenza. In seguito ad una più precisa ed approfondita ispezione, i Finanzieri hanno rinvenuto all’interno di tre autocarri di proprietà della società un quantitativo di 1.400 litri di gasolio recante il caratteristico colore verde conforme a quello dei carburanti impiegati in agricoltura e beneficiari di specifico regime agevolato. Atteso che l’amministratore della società non è stato in grado di dimostrare la lecita provenienza del carburante, il prodotto è stato estratto dai serbatoi degli automezzi e sottoposto a sequestro penale poiché trattasi di carburante illegittimamente detenuto e sottratto ad imposizione ai sensi del Testo Unico di settore, che sanziona con la pena fino a 3 anni di reclusione chiunque destini ad uso diverso da quello previsto, carburante immesso sul mercato in virtù di regimi agevolati, come appunto quello agricolo. Il gasolio agevolato per l’agricoltura gode, infatti, rispetto a quello utilizzato per autotrazione, di una particolare agevolazione consistente in una riduzione dell’accisa e in una riduzione dell’IVA pari al 10% anziché al 22%, che consente un prezzo finale di vendita del gasolio agricolo mediamente più basso di 0,50€ al litro rispetto a quello per autotrazione. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza per la tutela della legalità economica e degli equilibri di mercato.

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