Rossano, quelle tante residenze inutili in città

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ROSSANO E’ da un po’ di tempo che sul tutto il territorio comunale si registra un incremento delle residenze. Bene. Aumenta la popolazione? Non di molto. E non parliamo delle residenze di lavoratori stranieri dell’est Europa o di altri Paesi. Si verifica, infatti, un aumento delle residenze di cittadini di paesi limitrofi a Rossano e anche Corigliano. O di altre cittadine di zone della Calabria o di altre Regioni. Nulla di male, ci mancherebbe altro. Ognuno è libero di fissare la propria residenza dove vuole. C’è piena libertà in questo. Ad esempio per poter esprimere il proprio voto alle comunali ci sono dei vincoli temporavili minimi per lo spostamento della residenza. Onde evitare quei flussi che potrebbero determinare spostamenti di voti e preferenze. Anomali. Ciò che è strano e che deve essere assolutamente controllato, verificato e monitorato dalle istituzioni e dalle autorità competenti, sono quei cambi di residenza… infruttuosi. Per spiegarci meglio: se una persona, che sia uomo o donna, italiano o straniero poco importa, cambia la residenza lo deve fare per un motivo. Può farlo, va bene e siamo d’accordo. Ma dovrebbe quantomeno giustificare questo cambiamento. O no? Se una persona viene a vivere a Rossano, lo fa perché magari ci lavora o per motivi strettamente personali. Su questi ultimi, per carità, la privacy è d’obbligo. Ma non per le autorità di polizia competenti. Lo diciamo chiaramente e senza tentennamenti: Comune di Rossano, attraverso il proprio Corpo di Polizia Municipale (sottodimensionato, ma questo è un altro discorso), e Polizia di Stato o Carabinieri dovrebbero avviare accertamenti su chi sposta la residenza a Rossano e non lavora. Come fa a vivere qui a Rossano? Stessa cosa può dirsi per qualsiasi altra città d’Italia o del mondo, ma a noi adesso interessa Rossano. Come fa a vivere senza un lavoro, quindi? Chi lo (o la) mantiene? Campa di rendita? Ha genitori o nonni ricchissimi? Benissimo, nulla di male. Ma dovrebbe essere accertato. Perché si corre il rischio, d’altro canto, che invece c’è anche chi vive qui sul nostro territorio senz afare un emerito nulla, quindi il nullafacente, ma comunque vive alla grande, con macchinone, casa e tutti i comfort. Bene, benissimo anzi! Ma la Polizia avvii i dovuti accertamenti. Potrebbero uscirne fuori belle sorpresine… Magnacci, spacciatori e usurai a Rossano non ne vogliamo. Che sia chiaro. Allora è opportuno fare i dovuti controlli. Che non vanno fatti soltanto su quei poveri e disgraziati immigrati che arrivano senza speranze da altri continenti su navi di fortuna. Controlli che vanno fatti, anche questi. Ma qui vanno monitorati anche quelli in giacca e cravatta. Gente che non lavora e fa la vita da nababbo. Se ha fatto tredici alla schedina, va bene. E non lo vogliamo sapere. Ma Comune e forze di polizia si. Lo devono sapere. Si indaghi, quindi. Si indaghi. Così a qualcuno forse passerà la voglia di andare a vagabondare, facendo danni. Ché quì, invece, a Rossano, c’è gente che si spacca la schiena dalla mattina alla sera, per portare un pezzo di pane a casa per i propri figli. Con fatica e sudore. Altro che i mantenuti! Che poi sono quelli che fanno più danni. Ché non hanno nulla da fare. E non sapendo come ammazzare il tempo a loro disposizione, si prendono la briga di andare a rovistare nella vita degli altri. Profittatori spregiudicati di bassa lega. Per i quali, comunque, le porte della galera dovrebbero essere sempre spalancate. Gente che non apporta alcun utile alla società in cui vive. E a Rossano vi sono diversi esempi. Comune e forze di polizia, dunque, indaghino. Ne vedremo delle belle.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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