Rossano. Programmi quasi identici

Di Serafino Caruso

codex-purpureusI temi sono quelli: vertenza Tribunale, sanità, trasporti, centro storico, Enel, rilancio dell’economia. I sette candidati a Sindaco della città di Rossano nei loro programmi hanno inserito tutto. O quasi. Programmi simili. Non poteva essere altrimenti, considerato l’abisso in cui si è sprofondati negli ultimi anni. In primis, sembrano tutti privilegiare le politiche per il rilancio economico di questo territorio. Quindi, lotta alla dilagante e irrefrenabile disoccupazione. E a una emorragia di giovani verso le Regioni del Nord Italia e d’Europa che non accenna minimamente a diminuire. Come frenare questo esodo? Come rinvigorire la nostra economia? Puntare sul turismo e sull’agricoltura può bastare? No. Non può assolutamente bastare. Questi due vettori vengono presentati come i cardini sui quali investire per cambiare rotta. Ma c’è dell’altro. La sfida che ci aspetta si concentra anche sulla cultura. Rossano è la “Città del Codex”. Il nostro prezioso e unico evangeliario sta per ritornare nella sua “culla”. Sta a noi valorizzarlo. Nei programmi dei nostri candidati a sindaco, è ben evidenziato: il Codex come catalizzatore di nuovi flussi turistici. Del vero rilancio turistico della città. Il mare non basta. Anche se finora è stato valorizzato davvero poco. Lo stesso dicasi per l’incantevole patrimonio montano, compresi i suoi vettori intrinseci. Il centro storico, vera e propria perla del Meridione e non solo, finora è stato bistrattato. Pochi gli interventi. Mai armonizzati da una politica turistica integrata. Mai inseriti in un discorso ampio, che preveda la promozione nei grandi circuiti delle agenzie di viaggio di tutto il mondo.
In questo contesto, si inserisce la valorizzazione del Codex. Con il turismo religioso. Qualcuno propone gemellaggi e scambi culturali. Ben vengano. Ma che fine ha fatto il gemellaggio con l’altra capitale bizantina italiana, Ravenna? Ne abbiamo perso le tracce. Ecco, tutto questo non ce lo possiamo più permettere. Nel turismo c’è bisogno di persone competenti. Non di inetti. Come, purtroppo, è capitato di avere in passato.
Il centro storico, dicevamo: se mancano i servizi essenziali come acqua e rete fognante in molte zone, di quale turismo vogliamo parlare? Si rifletta, quindi, su questo. Pensare all’albergo diffuso non è più sufficiente: bisogna attuarlo. Chi viene a visitarlo il nostro centro storico, ne resta ammaliato. Incantato. Ma servono miglioramenti. Necessari. Il Comune deve essere ripensato anche da un punto di vista burocratico e amministrativo. C’è bisogno di personale competente e formato adeguatamente, così come in tutti i settori. Ognuno per il proprio ambito. È in questa direzione che tutti i candidati a sindaco insistono per quanto riguarda la burocrazia. La rotazione dirigenziale. Mai attuata con cognizione di causa. Se non seguendo ripicche personali. L’amministrazione della cosa pubblica ha bisogno di competenza e programmazione. Non di dispettucci personali tra politici e dirigenti. La premialità di questi ultimi deve misurarsi sulla contezza reale delle positività apportate al sistema-città. Prima di dare un premio, che si guardi a quanto svolto nell’ambito della propria attività.
Capitolo Enel: il termine ultimo per presentare proposte per il concorso Futur-E è stato prorogato al 15 luglio. I progetti non mancano. Polo turistico, banda larga, energia termo-idraulica: si può pensare a tante cose. È necessaria, però, una forte personalità politica per imporre a Enel e Regione il rilancio del sito o, comunque, la nuova destinazione dell’area. Obiettivo principale: occupazione per i giovani.
Sanità: tutti puntano alla realizzazione del nuovo ospedale. Va bene. Nel frattempo che si realizzi ed entri effettivamente in funzione, il “Giannettasio” deve essere potenziato. Soprattutto il suo Pronto Soccorso. Il futuro sindaco dovrà lottare per questo obiettivo. Tribunale: si punta, più che altro, ad ottenere un nuovo presidio di giustizia territoriale. Baricentrico alla Sibaritide. Ma Rossano forse non era il vero baricentro della Sibaritide? Allora, si insista affinché si individuino le vere cause che hanno portato alla chiusura e, soprattutto, si punti alla sua riapertura. Altro obiettivo programmatico: i collegamenti con Crotone. Quindi la realizzazione della metropolitana leggera.
Insomma, le idee e i programmi non mancano. Ora servono solo un sindaco autorevole, una squadra di governo competente. E una programmazione pluriennale per i grandi obiettivi.

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