Rossano, macchina del fango contro un’intera città

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ROSSANO Sono insoddisfatti della propria vita. Spesso mantenuti e nullafacenti. E invece di pensare alla cattiveria insita nel proprio essere, non hanno di meglio da fare che gettare fango, con vigliaccheria, addosso alle persone perbene. E’ questo l’identikit di qualcuno che, ormai da troppo tempo, utilizza un sito giornalistico cosentino per gettare fango su persone serie e perbene della città. L’ultima vittima di questo sistema ormai avvilente è l’assessore al personale e alla sanità del Comune di Rossano, avvocato Dora Mauro. Che ieri è stata vittima di un attacco vile e totalmente infondato circolato su internet. Questa l’infamante accusa: aver utilizzato personale del verde pubblico del Comune per servizi presso la propria abitazione. Notizia infondata e condita di fotografie, montate ad arte. Che comunque non certificano alcunché. Anzi! L’assessore Dora Mauro, che non ha bisogno di alcuna difesa d’ufficio, è una persona perbene. Onesta. Così come la sua famiglia. Che mai e poi mai ricorrerebbe a fattezze del genere. E’ molto grave e avvilente, invece, quello che continua a consumarsi in questa città. Una macchina del fango senza scrupoli. Qualcuno che invece di pensare alla propria insoddisfazione e alla propria vita, continua a creare notizie false. E farle pubblicare. Il giornalista ha l’obbligo di verificare la veridicità della notizia, prima di pubblicarla. E’ una questione di deontologia professionale. E questo è un primo aspetto. Ma la cattiveria di chi si prende la briga di far divulgare notizie del tutto false ed infondate è grave quanto e anche più di quella dell’organo di informazione che vive di queste cose. E’ gravissimo quanto fatto ai danni dell’assessore Mauro. L’operaio che stava verniciando la ringhiera di casa sua non è del Comune, così come cercato di far credere. E’ capitato soltanto che operai della ditta che sta tagliando l’erba delle strade per conto dell’Ente, si sono trovati nei pressi dell’abitazione della famiglia dell’assessore. Da qui subito a scattare foto e inventare la falsa notizia. Alla quale non ha creduto nessuno, se non qualche sciocco. In questa città è ora di dire basta a tutto questo scempio. Non è possibile che persone perbene, che lavorano onestamente per la propria famiglia e per la città, vengano messi al bando con cattiverie gratuite e infondate. Non è né umano né giusto. La magistratura intervenga al più presto su questa macchinazione continua. Nel caso specifico sarebbe auspicabile si arrivi al soggetto che ha inventato questa calunnia e diffamazione. Nel frattempo che la magistratura intervenga (e questa volta pretendiamo che lo faccia) un consiglio al diffamatore: pensi alle proprie magagne, ai propri problemi, alle proprie malefatte. Molto probabile si tratta di qualche mantenuto, insoddisfatto della propria vita. Qualcuno che non ha un lavoro, non ha alcun interesse. Perché chi lavora onestamente non ha tempo per dedicarsi a infangare le persone perbene. Soggetti di cui la città farebbe volentieri a meno. Spesso arrivano anche da altri paesi. Facendo i mantenuti a Rossano. E si permettono di fare illazioni e commenti. La Rossano perbene dice basta a questa continua macchinazione. A questa gogna mediatica. Sui social nel pomeriggio e nella serata di ieri tanti gli attestati di stima e solidarietà verso l’assessore Mauro. E, indirettamente, verso chi è finito e finisce in questo tritacarne. Perché oggi è capitato a me, domani può capitare a te. Si prendano, quindi, opportuni provvedimenti verso questi farabutti e criminali mediatici. La città è stanca. Abbiamo bisogno di pensare ad altro. Non alle calunnie di qualche represso insoddisfatto e mantenuto.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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