Rossano, la donna e il welfare al centro del nuovo regolamento comunale

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Maggiore attenzione a welfare, giovani e donne. “Perché purtroppo, nonostante l’emancipazione dei tempi, rientrano ancora nell’alveo delle classi svantaggiate. E chiedono considerazione e supporto. Questa è una delle priorità sulle quali, da Istituzioni cittadine, siamo chiamati a lavorare, partendo dall’obiettivo di ampliare e modernizzare la rete sociale esistente per porre al centro dell’azione politico-amministrativa le nuove generazioni e la questione femminile”.
A dichiararlo è il Presidente del Consiglio comunale di Rossano, Avv. Rosellina Madeo, prima donna eletta a ricoprire la seconda carica istituzionale della Città, da anni impegnata nelle tematiche del lavoro e delle politiche di genere anche come Consigliera di parità del Ministero del lavoro per la Provincia di Cosenza, rilanciando il dibattito sul welfare comunale, sulla questione femminile e sulle prospettive occupazionali dei giovani.
“Credo che  il Consiglio comunale possa avere un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche sociali. In una città come Rossano che, purtroppo, vive la drammatica desertificazione dei servizi e con essa il consequenziale spopolamento, bisogna agire in fretta ed in modo sinergico. Ecco, allora, l’essenzialità dell’Assise civica che, in questo particolare contesto storico, può farsi promotrice e suggeritrice di iniziative attuabili per far fronte a questo problema. In Città e nell’area urbana Corigliano-Rossano sono in cantiere alcune iniziative destinate a creare sviluppo, ma è utile garantire obiettivi concreti a questi contenitori.
Da qui il mio appello a tutte le forze politiche che compongono il Consiglio comunale e maggiormente alle colleghe consigliere affinché siano propositivi e utilizzino il ruolo assembleare per promuovere iniziative che contribuiscano ad ampliare l’offerta del welfare comunale principalmente per i giovani e le donne. L’Assemblea civica diventi laboratorio di idee!
Lo ribadisco la questione femminile e dei giovani, da noi è ancora viva. È silenziosa, è spesso sconosciuta, ma è ancora persistente anche in una Città come Rossano che ha compiuto un’evidente crescita sociale”.

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