Rossano. Graziano rinunzia alla candidatura

Giuseppe Graziano

Giuseppe Graziano non farà parte della prossima sfida elettorale per il rinnovo del Parlamento. La conferma arriva dallo stesso ex parlamentare regionale calabrese: “In realtà è una “non notizia”- afferma- dal momento che mai avevo espresso, né io tantomeno Il Coraggio di Cambiare l’Italia, velleità per una candidatura. E questo non perché non l’avremmo ottenuta – anzi – ma perché continuo e continuiamo a credere che il cambiamento debba partire dal basso. Nel territorio dello Jonio cosentino qualche mese fa abbiamo, tutti insieme, innescato un processo, quello della fusione di Corigliano-Rossano, che per le dinamiche politiche della Calabria, e non solo, rappresenta la metafora del passista scalatore che con determinazione, a pedalate stabili arriva primo alla vetta. Abbiamo innescato una rivoluzione copernicana nel modo di concepire le Istituzioni che devono ritornare ad essere al servizio dei cittadini. Così, sono convinto che arriveremo ad avere una maturità tale, nella partecipazione e consapevolezza dal basso, da poter finalmente riportare la Calabria ed il Meridione al centro degli interessi del Paese. E questo il mio ed il nostro impegno, quello de Il Coraggio di Cambiare l’italia. Rimarremo attenti, certo, alle dinamiche del voto del prossimo 4 marzo e da lì, poi, attingeremo ulteriori consapevolezze per continuare a costruire il futuro. Nel frattempo, ringrazio il centrodestra, Forza Italia in particolare, per avermi offerto la candidatura nel collegio senatoriale di Corigliano-Rossano-Crotone. Ho rifiutato perché voglio occuparmi – insieme al Coraggio di Cambiare che continua a radicarsi sempre più nei territori – dei bisogni delle persone, delle famiglie e dei giovani. E per rendersi utile in questo servizio non è necessario entrare nelle strategie dei poteri. In democrazia è il popolo che crea l’autorità di governo, e noi siamo da sempre nel e dalla parte dei cittadini, a partire dalle prossime competizioni elettorali nazionali, europee. regionali ed amministrative per essere sempre più protagonisti del cambiamento”.

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