ROSSANO, ENEL: COMUNE CHIEDE INTERVENTO DI OLIVERIO.

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Vertenza Enel, condivisibili le preoccupazione sul futuro della centrale di Rossano, manifestate dai lavoratori dell’indotto che prestano il loro servizio presso l’impianto. L’Amministrazione comunale continua a rimanere vigile e pronta a vagliare ogni possibilità di riconversione sostenibile e condivisa con il territorio. Al momento l’azienda, che continua a diramare costanti aggiornamenti sullo stato dell’impianto, non ha avanzato nessuna nuova proposta di rilancio del sito. Se non quella, ribadita già nei mesi scorsi e nel corso del Consiglio comunale del 10 marzo convocato per discutere della questione, di voler valutare ogni utile idea che possa giungere dalle istituzioni locali e regionali. Ma ad oggi, pur interessando della vicenda lo stesso Governatore Oliverio, non siamo riusciti ad avere riscontri concreti ed efficaci.

È quanto afferma il sindaco Giuseppe Antoniotti che, solidarizzando con il gruppo di operai dell’indotto che ieri (mercoledì, 3 giugno) ha manifestato di fronte ai cancelli della centrale di contrada Cutura, lancia l’ennesimo appello alla Regione Calabria, affinché si faccia carico della questione e si renda co-partecipe, concretamente e nel breve tempo, a partorire un’eventuale idea di riconversione sostenibile del complesso industriale.

La questione Enel – dichiara Antoniotti – rimane una priorità nelle prospettive di rilancio del territorio. Abbiamo sempre guardato con attenzione a tutte quelle dinamiche che possano rappresentare un’opportunità per il rilancio della centrale di contrada Cutura. Oggi la vertenza non sembra più essere in una fase di stallo. Questo anche alla luce di quanto comunicato dalla società energetica, nei mesi scorsi, sulla possibilità di far rientrare la centrale di Rossano, che al momento risulta tra i 23 siti italiani avviati a dismissione, in un piano di riorganizzazione e rilancio. Una possibilità plausibile, solo se un’idea di riconversione verrà prodotta in tempi concreti e relativamente celeri. Ovviamente, rimaniamo del parere che debba essere Enel – sottolinea il Sindaco -, con le proprie competenze, a mettere sul tavolo una proposta, da valutare e vagliare insieme alle istituzioni del territorio. Ad ogni modo siamo pronti a fare la nostra parte. Ma solo se avremo il sostegno e la collaborazione fattiva da parte della Regione Calabria. Nelle settimane scorse – dichiara il Primo cittadino – per il tramite del consigliere regionale Giuseppe Graziano, avevamo chiesto al presidente Mario Oliverio di interessarsi della questione Enel. E lo stesso Governatore si era detto disponibile a presiedere un tavolo tecnico da tenersi a Roma con le istituzioni locali e i vertici nazionali dell’azienda energetica. Pur apprezzando l’interesse dimostrato dal Presidente della Giunta non abbiamo ricevuto riscontro relativamente alla data nella quale dovrà tenersi questo incontro. E i tempi sono essenziali, soprattutto in questa delicata vicenda nella quale sono coinvolti altri ventitré territori italiani e con loro gli Enti regionali di riferimento. Che, da quanto sappiamo, hanno già avviato la fase interlocutoria. Capisco le diverse emergenze che in questo periodo attanagliano la Calabria, ma credo che il futuro della centrale Enel di Rossano, così come la riqualificazione del servizio sanitario e del settore trasporti, sia una priorità per l’intera area della Sibaritide. E le condivisibili preoccupazioni palesate nelle ultime ore da un gruppo ristretto di operai facente parte dell’indotto lavorativo della centrale, sono la cartina di tornasole di una situazione lavorativa generale critica. Che può diventare preoccupante se inquadrata in un contesto occupazionale futuro che non contempla più il centro di produzione elettrico di Rossano.

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