ROSSANO. DURA LETTERA DI CARACCIOLO AL SINDACO

tonino caracciolo

Caro Sindaco, è veramente puerile da parte tua chiamarmi in causa per ciò che dico e scrivo senza mai nominarmi.
Ti do del tu perché ti conosco da quando avevi i calzoncini corti e facevi l’Amministratore del Comune. Perché tu amministri la Città da oltre 20 anni e sulle tue spalle gravano le responsabilità di un pessimo Piano Regolatore, quello del cemento dappertutto per intenderci e dell’edificabilità di Santa Chiara, Matassa, Fellino e di tutta la nostra fertile pianura, di tanti Piani di Lottizzazione e relative opere di urbanizzazione nonché delle incriminate opere pubbliche malfatte. Sulle quali il Comune ha precise responsabilità in quanto ne è il Committente e sceglie e paga il RUP, il Direttore dei Lavori ed il Collaudatore, pagati appunto per controllare!

Altro che indagini che fai aprire in un tentativo tanto puerile quanto spudorato di accusarmi del ritardo nel denunciare!

Ma scusami tanto, ci fa o ci sei? Se l’alluvione è stata il 12 agosto ed il volo di rilievo aereo è stato eseguito, appunto il 14, visto che io non faccio miracoli, come potevo denunciarlo prima? Mentre tu ed i tuoi Uffici, pagati per questo, dove eravate durante l’esecuzione di questi lavori che avevate il dovere legale di controllare?
Come e quando è stata cancellata la rete di scolo dei tanti fossi e canali preesistenti oggi chiusa da privati e da opere pubbliche?

Certo concordo su una generale inadempienza e sull’assoluta carenza dei controlli ma credo quindi che il primo atto di saggezza, se si vuol ragionare di cosa fare in futuro e di come ricostruire la città, sia il riconoscimento delle proprie responsabilità politiche. Non giudiziarie perché di quelle si stanno occupando i Magistrati.
Caro Sindaco mi corre l’obbligo di ricordare a te ed a chi ti informa male, che, tra le altre cose, hai dato il tuo parere favorevole anche alla due riperimetrazioni del PAI di Fellino e via XX Settembre che certamente non sono opera mia mentre mi vanto di essere stato il coordinatore oltre che l’ideatore del PAI 2002. Così come ti ricordo che io e pochi altri, da almeno 5 anni ne chiediamo quell’aggiornamento nei contenuti e nei metodi che l’Autorità di Bacino ancora non fa. Parlo di un aggiornamento che in almeno tre conferenze ho chiesto proprio da Rossano in occasione di altrettanti Convegni (2013, 2014 e 2015) due dei quali patrocinati dal Comune.

Quanto al Citrea, sai bene che proprio il Comune che dirigi ha manomesso l’argine!

Mi fermo qui con le polemiche, un terreno sul quale non ti seguirò più, ma ti chiedo pubblicamente due cose:
1. rendi pubblici i conti dei lavori di somma urgenza, si dice 2,4 milioni di euro, che mi appaiono spropositati e che non hanno ricostruito nessun argine se non quelli dei soliti noti;
2. apri seriamente un tavolo per costruire un futuro in sicurezza del nostro territorio perché, come ti ho sempre detto, sono disponibile a dare un contributo ed ho almeno una decina di proposte da fare, alcune delle quali conosci già per averle io esplicitate in quest’ultimo mese o già segnalate in passato e che certamente e doverosamente comunicherò alla Città anche perché molte di queste sono immediatamente fattibili ed costo zero.
Tonino Caracciolo
(comunicato)

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