Rossano Città del Codex, avanti a passo di lumaca

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ROSSANO La macchina del “Codex” si mette in moto. Si lavora a fasi alterne nell’elaborazione di una pianificazione adeguata a una strategia di marketing che tenga conto di un prezioso evangeliario riconosciuto patrimonio Unesco. Ad oggi sono poche le iniziative intraprese: dal mancato inserimento di una cartellonistica che indica “Rossano- patrimonio Unesco”, alla realizzazione di progetti di promozione della città e di marketing urbano, di coinvolgimento di imprese creative, dell’avvio di programmi di promozione turistica, in raccordo con enti e istituzioni; la costituzione di una rete internazionali di città d’arte, cultura, turismo. Qualcosa è stato fatto, ma di poco o quasi nulla si ha percezione. L’unica iniziativa che, al momento, ha dato rilievo al Codex è la famosa “macchina armonica” disposta presso la rotatoria del Frasso donata dalla società Ecoross. Per il resto tutto è fermo. Nelle ultime ore, si è tenuta una iniziativa significativa a tal riguardo anche se monca della presenza del sindaco di Cassano Gianni Papasso nel cui territorio si conserva il parco archeologico di Sibari. La recente iniziativa, riguarda un progetto di comunicazione sociale, culturale e turistica Rossano Città del Codex, è stata promossa dagli assessorati alla cultura ed al turismo rispettivamente guidati da Serena Flotta e Aldo Zagarese. Tra gli spunti emersi: “La più antica rappresentazione dell’ultima cena (Tavola V del Codex). Le più antiche rappresentazioni di un’aula di tribunale (Tavole XIII-XIV del Codex). La più antica rappresentazione dei 4 Evangelisti (Tavola IX). Il carattere di scrittura PALATINO inventato dal calligrafo rossanese Gianbattista PALATINO (XVI Secolo). Il pontificato più breve della storia della Chiesa (12 giorni): quello dell’Arcivescovo rossanese Giovanni Battista CASTAGNA, divenuto Papa URBANO VII (dal 15 al 27 settembre del 1590). L’ultimo Papa greco-bizantino: il rossanese Giovanni FILAGATO, Papa GIOVANNI XVI nel 997-998. La cultivar DOLCE DI ROSSANO. L’esser stata, ROSSANO, due volte capitale (riferimento orientale e occidentale) nell’arco di 31 anni nel X secolo: sede dello Stratigòs Bizantino (951-981) e sede dell’Imperatore del Sacro Romano Impero italo-tedesco (981-982). 130 palazzi gentilizi (secoli XIV-XIX) nel perimetro (4kmq) del Centro Storico (che non è borgo né un paese, ma una città!) Tre santi patroni: L’ACHIROPITA, NILO E BARTOLOMEO, compatroni della Calabria insieme a S.FRANCESCO DI PAOLA). Il PATIRE: lo scriptorium e la biblioteca più importanti dell’Italia meridionale (Secoli XII-XIII). La liquirizia pura più conosciuta e diffusa al mondo. Avviare una ricerca qualitativa, che possa essere oggetto di un’eventuale pubblicazione scientifica anche a carattere internazionale, che indaghi sulla percezione del brand della Città di Rossano da parte soprattutto dei visitatori, nei luoghi in cui viene principalmente trasmessa l’identità del Territorio”. Tutto ciò è contenuto nella proposta avanzata da Tiziana Nicotera, tutor didattico ed esperta di Scienze turistiche dell’Unical che ha sposato il progetto di comunicazione del Comune di Rossano. Sono intervenuti Francesco Maria Provenzano, autore del libro Un viaggiatore tra borghi e cittò; lo storico Franco Filareto che ha illustrato i marcatori proposti; il vicesindaco di Corigliano Franco Oranges ed i sindaci di Amendolara Antonello Ciminelli, di Cirò Mario Caruso, di Campana Agostino Chiarello e di Paola Basilio Ferrari. Tra gli obiettivi: destagionalizzare i flussi turistici; versione itinerante
dei diversi marcatori identitari; visione territoriale e non localistica.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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